Lombardia, Formigoni tra gli indagati per rimborsi a Fondazione Maugeri

Tra i nomi degli indagati per presunte irregolarità nei rimborsi sanitari alla Fondazione Maugeri spunta anche quello del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Secondo i pm, il politico ciellino avrebbe ricevuto “utilità per un valore di circa 8,5 milioni di euro” per aver sostenuto diverse delibere regionali che hanno garantito alla Fondazione rimborsi per circa 200 milioni in 10 anni.

Coinvolti diversi personaggi vicini a Comunione e Liberazione, che in questi anni ha di fatto ‘colonizzato’ la Lombardia dominando soprattutto il sistema sanitario. Come rilevato da inchieste quali Cosa loro. I serenissimi della Compagnia delle Opere e La lobby di Dio. In mezzo ci sarebbe anche Formigoni, che come segnala Il Fatto Quotidiano non disdegnava di farsi pagare vacanze molto costose da ricchi intermediari come Pierangelo Daccò, già indigato per il crac del San Raffaele di don Luigi Verzè.

Nei mesi scorsi è emerso un vero e proprio ‘sistema’, che vedeva intese e scambi di favori tra politici, affaristi, faccendieri e dirigenti sanitari per privilegiare alcune aziende. Una rete di relazioni ben oliata che, all’insegna di una sussidiarietà malata in salsa prevalentemente cattolica, distribuiva ingenti somme di denaro pubblico ad enti ‘amici’ con norme ad hoc. Tanto che nell’ambiente di parlava di ‘legge Daccò’. Si spera che questa inchiesta, nello scoprire altri imbarazzanti altarini, riesca a spezzare questo ‘benedetto’ circolo vizioso che grava sulla Lombardia.

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