Un 2023 più laico e civile: insieme possiamo. Gli auguri del segretario dell’Uaar

L’impegno dell’Uaar per la laicità e i diritti è stato intenso anche nel 2022, nonostante i tempi difficili. Con questa lettera, inviata ai nostri soci ma rivolta in generale a tutti i sostenitori e i simpatizzanti dell’Uaar, il segretario nazionale Roberto Grendene ripercorre un anno di iniziative dell’associazione. Nella speranza di un futuro migliore, per un paese più laico e civile. Anche grazie alla vostra iscrizione e al vostro sostegno.


Cara socia, caro socio,

ci stiamo lasciando alle spalle il 2022, un anno durante il quale siamo passati dalla padella del “governo Cielle” di Mario Draghi alla brace del governo “Dio, Patria e Famiglia” di Giorgia Meloni, con l’arido contorno delle forze d’opposizione che per contrastare politiche clericali non trovano di meglio che citare il papa. E visto che servirà ancora più impegno per respirare aria laica nel nuovo anno voglio subito ringraziare i primi mille soci che hanno già preso la tessera Uaar 2023 e invitarti, se non l’hai già fatto, a rinnovare ora la tua iscrizione.

È infatti solo grazie al sostegno di persone come te che nei 35 anni appena compiuti l’Uaar ha potuto difendere i diritti di atei e agnostici, realizzare campagne per l’autodeterminazione, la laicità e i diritti civili e contribuire al progresso del nostro paese. Per renderlo un posto migliore per tutti, credenti e non credenti.

Tra i risultati più importanti che abbiamo conseguito nel 2022 voglio ricordarti la “liberazione” dei dati ministeriali relativi alla scelta dell’insegnamento della religione cattolica (Irc), dati che sono ora a disposizione di tutti in formato aperto. Non a caso i principali organi di stampa nazionali e locali hanno pubblicato commenti con classifiche e infografiche. Fino al 2021 questi dati li diffondeva solo la Cei, mentre adesso grazie all’Uaar e al progetto #datiBeneComune di cui fa parte si possono consultare scuola per scuola nell’arco degli ultimi tre anni. Abbiamo così scoperto che più di un milione di studenti non subisce l’insegnamento impartito «in conformità della dottrina della Chiesa» da docenti scelti dal vescovo e pagati dallo Stato, che di anno in anno crescono le richieste di attività alternative e che le province di Firenze, Bologna e Trieste hanno il record di studenti liberi dall’Irc con percentuali rispettivamente del 36,67%, 33,85% e 32,15%, mentre tra le regioni il podio delle più laiche è formato da Toscana (25,23%), Emilia-Romagna (24,84%) e Liguria (24,61%).

Un altro successo del 2022 per l’Uaar è rappresentato da un’iniziativa di importanza e prestigio internazionali. Dopo 32 anni lo European Consortium for Church and State Research, istituzione accademica che si occupa dello studio ai più alti livelli degli aspetti sociali e giuridici dei rapporti tra stati e chiese, ha finalmente affrontato il tema dei diritti dei non credenti a livello individuale e collettivo. È avvenuto lo scorso maggio, con quattro giorni di lavori a Venezia presso la Fondazione Cini. L’incontro internazionale The complex world of philosophical, non-religious beliefs. Legal and social aspects, che ha visto la nostra associazione protagonista e orgogliosamente sponsor, ha rappresentato una svolta, ha fatto uscire dall’invisibilità le discriminazioni e le rivendicazioni di atei e agnostici e delle loro organizzazioni.

Novità del 2022 di soli due mesi fa è stata la presenza dello stand del nostro progetto editoriale Nessun Dogma – Libri per menti libere al Lucca Comics & Games. Una prima volta che ha permesso ai nostri attivisti e alle nostre attiviste di incontrare un pubblico di giovani e giovanissimi e di genitori in cerca di un’offerta educativa basata su valori esclusivamente umani, proprio quando il nostro catalogo si era arricchito di due libri particolarmente adatti. Storie senza dogmi, di Adele Orioli con illustrazioni di Alessandra Amorotti, che racconta ai più piccoli le vite di persone famose di ieri e di oggi che sono diventate tali senza seguire dogmi e credenze religiose. E Generazione offesa, di Caroline Fourest, che con spirito illuminista rimette al centro l’universalismo dei diritti contro certe derive dell’attivismo delle nuove generazioni, senza fare sconti alle posizioni reazionarie che da tali derive possono pure trarre vantaggi.

Grazie alle proprie attiviste e ai propri attivisti l’Uaar ha realizzato tantissime altre attività nel corso del 2022. Abbiamo iniziato celebrando la scienza e il pensiero razionale con i Darwin Day in tutta Italia. Abbiamo poi denunciato la cronica mancanza di laicità con il lancio della campagna Ti amo concordato, dove abbiamo sottolineato con un sorriso amaro le corsie preferenziali, il clientelismo, l’immoralità fino all’assenza di tutele per le vittime di abusi che il concordato Stato-Chiesa garantisce a quest’ultima. Con l’impegno dei circoli delle rispettive città lo stand Nessun Dogma – Libri per menti libere è tornato al Salone internazionale del libro di Torino, alla fiera nazionale della piccola e media editoria Più Libri Più Liberi a Roma e  ai festival del libro di Catania, Palermo e Napoli. Ancora una volta siamo stati la più importante associazione non Lgbt+ a partecipare ai Pride in tutta Italia. Nella nostra sede nazionale a Roma abbiamo assegnato quattro premi di laurea e ascoltato e diffuso le relazioni dei neolaureati vincitori. Tra pochi giorni la nostra rivista Nessun Dogma compie tre anni e i sei numeri usciti nel 2022 ci hanno raccontato dell’impegno in Italia e all’estero per vivere in un mondo basato su ragione e laicità. Alla Mostra del cinema di Venezia abbiamo assegnato il Premio Brian a Il signore delle formiche di Gianni Amelio. Abbiamo formato nuovi celebranti laico-umanisti, potenziando il progetto Cerimonie Uniche e la piattaforma Sbattezzati.it ha superato le duemila apostasie registrate.

Lo sportello SOS Laicità ha assistito quotidianamente cittadini alle prese con soprusi clericali a scuola e sul luogo di lavoro, e che li raggiungono perfino tra le mura domestiche nel caso delle ossessive e intollerabili scampanate anche in orari notturni. Con la nostra assistenza legale è stata messa la parola fine alla vicenda Coppoli, iniziata perché il professore e nostro socio rimuoveva il crocifisso durante le sue lezioni, con sentenza di piena assoluzione della Corte d’appello di Perugia e annullamento della sanzione che gli era stata comminata per aver osato insegnare in un contesto privo di simboli religiosi. Altri 260 mila contribuenti hanno smesso di firmare per l’8×1000 alla Chiesa cattolica, passo avanti laico che ci spinge a insistere con la nostra campagna informativa Occhiopermille. Oltre al Gruppo Giovani da quest’anno l’Uaar ha un altro gruppo tematico, il Gruppo Scuola: composto principalmente da insegnanti, si è dato come primo obiettivo quello di progettare curricoli verticali per l’attività alternativa all’Irc in tutti gli ordini di scuola. Il 2022 è stato anche l’anno del XIII Congresso Uaar, preceduto dalla riunione nazionale dei circoli e dei referenti, i nostri fondamentali presidi territoriali. È stata un’occasione per conoscersi e rivedersi di persona, con 110 delegati provenienti da tutta Italia che si sono confrontati con l’obiettivo comune di realizzare gli scopi sociali.

Grazie al sostegno di persone come te abbiamo potuto fare passi avanti, tutelare i diritti di atei e agnostici e promuovere la cultura laica anche in un anno non certo favorevole come quello che sta per concludersi.

E anche grazie al tuo sostegno nei primi giorni del 2023 spediremo più di 120 kit di robotica educativa alle scuole primarie che hanno partecipato al nostro bando per una valida, entusiasmante e laica attività alternativa.

Non sarà facile, ma possiamo rendere questo paese laico e civile. Impegniamoci insieme.

Con i migliori auguri per un sereno, laico e civile 2023.

Roberto Grendene
Segretario Uaar

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