La clericalata della settimana, 20. Il governo non aderisce alla dichiarazione Ue pro lgbt

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del governo italiano che

non ha aderito alla dichiarazione per politiche a favore della comunità lgbt, presentata dalla presidenza belga dell’Unione europea proprio nella giornata mondiale contro omofobia, transfobia e bifobia.

Anche otto Paesi dell’Est non hanno aderito. Come si sono affrettati a chiarire diversi esponenti dell’esecutivo di Giorgia Meloni, il pretesto sarebbe lo spauracchio del “gender”. Secondo la ministra della famiglia Eugenia Roccella la dichiarazione è «sbilanciata sull’identità di genere» e simile al ddl Zan. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha aggiunto: «non confondiamo la teoria del gender con i diritti delle coppie omosessuali».

In realtà la dichiarazione è indigesta alla destra identitaria nostrana perché evidenzia l’arretratezza clericale del nostro Paese sul fronte dei diritti civili: punta ad esempio a «promuovere l’uguaglianza e a prevenire e combattere la discriminazione, in particolare sulla base dell’identità di genere, dell’espressione di genere, del sesso e dell’orientamento sessuale», migliorare «la protezione legale e riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone LGBTIQ e garantire pienamente la non discriminazione», «prevedere uno status giuridico per le coppie dello stesso sesso», «adottare e/o aggiornare i piani d’azione nazionali e implementare le strategie per garantire l’uguaglianza» e «sostenere la riconferma di un Commissario per l’uguaglianza nella nuova Commissione».

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara partecipa al convegno per i 50 anni della Fism, la federazione delle scuole materne cattoliche, presso l’Auditorium della Conciliazione. Il governo Meloni, dopo gli appelli del clero, aveva stanziato per l’anno scolastico 2023-2024 circa 90 milioni di euro per frenare la chiusura degli istituti confessionali in crisi. Il ministro Valditara, con due decreti, aveva aggiunto più di 700 milioni di euro per le scuole cattoliche.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato con un videomessaggio alla recente convention del partito spagnolo di estrema destra Vox, per rinsaldare l’alleanza per le elezioni europee nel nome dell’identitarismo clericale, proclamando: «ci opporremo a chi vuole mettere in discussione la famiglia, quale pilastro della nostra società, a chi vuole introdurre la teoria gender nelle scuole, a chi intende favorire pratiche disumane come la maternità surrogata».

La Polizia Locale di Roma ha inoltrato una circolare in cui richiama tutto il personale a seguire una serie di prescrizioni relative al “decoro” nell’abbigliamento e nell’aspetto in vista del giubileo. Per gli uomini sono tra l’altro vietati orecchini, piercing e simili, il taglio di capelli deve essere di «moderata lunghezza» ed evitare «qualsiasi forma di eccentricità», le basette «devono avere forma regolare», barba e baffi «devono essere ben curati, ordinati e di lunghezza non eccessiva». Per le donne si raccomanda anche di evitare un taglio di capelli «eccentrico» e che «il cosmetico (trucco) non deve essere eccessivo, troppo marcato o di colore acceso».

Alle cerimonie per la Madonna di Capo Colonna, patrona della città di Crotone, partecipano le autorità locali. La processione serale per trasportare il “quadricello” della Madonna ha visto anche il sindaco Vincenzo Voce, con fascia tricolore, e pure l’impiego di una imbarcazione della Guardia Costiera. Il primo cittadino, sempre con fascia tricolore, aveva acceso un cero votivo durante la messa in Piazza Duomo di domenica 12 maggio, alla presenza tra gli altri del prefetto Franca Ferraro, del questore Marco Giambra, del vicepresidente della Provincia Fabio Manica.

Il governatore della Toscana Eugenio Giani ha partecipato, con diversi amministratori comunali bardati con fascia tricolore, alla cerimonia religiosa presso il santuario di Montenero per festeggiare la patrona della Regione, ovvero la Madonna di Montenero.

La Sovrintendenza di Roma restaura la statua della Madonna in Piazza Sempione, proprio per i cento anni della chiesa adiacente. Il presidente del III Municipio Paolo Marchionne spiega che l’amministrazione sta lavorando per ripristinare la recinzione intorno e implementare l’illuminazione e aggiunge: «per i credenti e le credenti di Città Giardino e per tutti gli abitanti del quartiere c’è un’altra bella notizia: dopo quattro anni torna anche la festa parrocchiale di fine maggio».

A Cittanova (RC) l’amministrazione comunale ha intitolato un campo di calcetto a Domenico Zito, giovane della zona scomparso a causa di un incidente sul lavoro, facendo celebrare una messa.

In vista del quattrocentesimo Festino di santa Rosalia a Palermo l’assessorato alle Attività produttive della Regione Sicilia ha indetto un bando per selezionare venti progetti di imprese per realizzare un marchio con i propri prodotti in omaggio alla “santuzza”.

Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.

La Regione Umbria ha stanziato 1,5 milioni di euro come contributi a fondo perduto per il recupero degli oratori o attività similari. Possono accedere al bando parrocchie, enti ecclesiastici e di altre confessionali religiose con le quali lo Stato ha stipulato l’intesa.

La redazione

16 commenti

GBK

Roma non si smetisce mai per clericalismo e bigottismo. I vigili urbani hanno problemi organizzativi assurdi, materiali scadenti e insufficienti (basta chiedere e quasi tutti ne conoscono uno), ma si preoccupano di barba, capelli, trucco e parrucco. Si vede che tutto si riduce alle apparenze. La statua di corso Sempione, bastava spostarla, per agevolare il traffico. Invece l’hanno rimessa in mezzo alla piazza come un broccolo. Comune di Romaticano?

enrico

Scusate ma debbo segnalare che Incoronata Boccia vice direttore del tg1 ha affermato che l’aborto è un delitto, ma non contenta ha aggiunto che la tv di stato è l’emittente del papa.
Noi italiani siamo credenti e religiosi ed abbiamo l’obbligo di difendere i nostri valori.
Per chi nutrisse ancora dei dubbi…non ho commenti da fare!

RobertoV

Rai Vaticano si è allargata, adesso ingloba tutta la RAI?
Alla Boccia bisognerebbe dire che i cattolici (o pseudo tali) italiani hanno votato a maggioranza ai referendum per l’aborto e per il divorzio e che anche nel 2022 secondo un sondaggio Ipsos il 73 % degli italiani era a favore, mentre solo il 13 % apertamente contrario.
Bisognerebbe anche dirle che non c’è più la religione di stato e neanche l’inquisizione e che quindi gli italiani scelgono liberamente, o il volere del popolo non va più bene se contraddice il volere dei ducetti?

RobertoV

Sulla dichiarazione dell’UE sulla giornata contro l’omo-transfobia abbiamo votato contro assieme alla “creme della creme” europea: Ungheria, Romania, Bulgaria, Croazia, Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca e Slovacchia + Italia. Dall’altra parte ci sono ben 18 nazioni, cioè i 2/3 che hanno votato a favore e che in genere sono all’avanguardia sui diritti. D’altronde avevamo fatto lo stesso anche per la difesa delle donne con le solite argomentazioni pretestuose.
Tra l’altro visto che si invitano i paesi ad adottare regolamentazioni più inclusive e meno discriminatorie, non era neanche una legge vincolante e, quindi, potevamo anche votarla in stile cattolici ipocriti.
Per curiosità sono andato a leggermela come avevo fatto anche per quella sulle donne e francamente non capisco che cosa ci sia di così inaccettabile, data la genericità della dichiarazione. Quindi ipotizzo che non l’abbiano neanche letta ed abbiano votato contro a prescindere oppure che conoscano poco l’inglese ed il vedere la parola “gender”, cioè genere, sesso li abbia mandati in paranoia. Certo magari un Vannacci non avrebbero potuto proporlo ed osannarlo. E l’utero in affitto se lo sono proprio inventati, probabilmente come scusa pretestuosa.
Il votare contro significa che loro vogliono tenersi le mani libere per negare diritti e per discriminare. Chissà come reagirebbero se la figlia della Meloni o i figli di Salvini dovessero risultare “non normali”.

Diocleziano

Forse hanno seguito il ‘metodo Sangiuliano’: quello che, essendo parte della giurìa del Premio Strega,
votò per i libri in concorso senza averli letti… 😛

RobertoV

In effetti leggere e capire quattro pagine in inglese è al di fuori delle capacità della maggior parte dei politici italiani, abituati a vivere di semplici slogan ed affermazioni di propaganda. Analizzare un problema e documentarsi non fa parte della loro “cultura”. Credo che il metodo Sangiuliano sia la regola per molti politici.

KM

Il primo utero in affitto documentato e’ quello di Maria. La mandiamo a Regina Coeli?

Diocleziano

Più che di ‘utero in affitto’ quella volta lì si è trattato di ‘occupazione abusiva di utero’. 😛

RobertoV

Se c’è di mezzo una religione valgono le esenzioni. Pensa al comandamento “non uccidere” e quanti ne hanno ammazzati in nome di dio e della religione o al “non rubare”.

Diocleziano

RobertoV,

Non vorrei fare il sofistico, ma chissà se Sua Banalità capisce che non pagare le tasse dovute equivale a rubare. Questo alla luce di tutta la retorica evangelica sulla giusta mercede ecc. ecc.

Mixtec

No. Il primo “utero utilizzato per altra” è stato quello di Bilah, utilizzato da Rachele. Come si può leggere nel capitolo 30 della Genesi, Rachele fece accoppiare la sua schiava Bilah con suo marito Giacobbe, la schiava partorì sulle sue ginocchia un bambino che lei (Rachele, la madre legale) chiamò Dan. L’usanza piacque, e Bilah partorì un altro figlio per Rachele, Neftali. L’altra moglie di Giacobbe, Lia (o Leah), fece la stessa cosa, anche lei due volte: utilizzò l’utero della schiava Zilpa, ed ebbe due figli, Gad (nome che adesso ha il nostro concittadino Lerner) e Aser. In totale, quattro delle dodici tribù di Israele derivano da un antenato prodotto con una “gestazione per altra.”
Si può notare che, nel caso delle donne di Giacobbe, non viene riferito il parto di femmine.

RobertoV

Mixtec
Ovviamente non sei l’unico che è andato a tirare in ballo storie bibliche e a collegarle al problema. Magari ci sono storie analoghe in altre religioni. Per curiosità sono andato a vedere le reazioni dei clericali. Così ho trovato le reazioni scandalizzate per tale accostamento da parte del rabbino Di Segni e di Avvenire. E’ interessante vedere le loro arrampicate sugli specchi e le loro interpretazioni di quei racconti. Insomma quando c’è di mezzo la religione la tradizione va bene solo se interpretata da loro e le cose non sono mai come sembrano. Per esempio una giustificazione è che Bilah alla fine fu promossa a moglie e che quindi la madre biologica non sarebbe scomparsa come secondo loro nell’utero in affitto. Peccato che nella generazione per altri solidale succeda la stessa cosa (e non è detto che non succeda anche in altre situazioni visto che la donatrice non è sconosciuta come nell’adozione) e che non si capirebbe quale sia la necessità per Rachele di avere un figlio così se tanto resta a sentir loro della madre biologica. Oltre al parlare di patriarcato e schiavismo dimenticandosi di spiegare come sia possibile indicare come modelli etici personaggi e situazioni in tale ambito se fanno riferimento alla religione, ed invece criticarli se non sono utilizzabili a fini religiosi.

KM

Dizionario tremmeloni:
omofobia = Paura del sapone da bucato
transfobia = paura dei mezzi di trasporto
bifobia = paura dei bipedi come galline, oche ecc…..

laverdure

Tanto per completezza :
facciamo un piccolo “esperimento mentale”,come fanno spesso i fisici.
Accettereste volentieri la compagnia di un trans,o anche di un semplice omosessuale
(del vostro stesso sesso,ovviamente)se(e questo e’ il punto fondamentale)aveste la possibilita di evitarla senza dare minimamente nell’occhio ne a lui ne’ ad altri ?
Mi si consenta di dubitare che TUTTI gli onorevoli presenti in questo forum supererebbero questa piccolo test.
Non parliamo poi della grande maggioranza della popolazione.
Questo discorso solo per sottolineare che ,al di sopra della considerazioni di principio,la realta e’ spesso complicata.

Diocleziano

Dipende da quanto è preponderante la ‘gayezza’ dell’individuo in questione: se prevale su tutto, come si vede in certi personaggi da tv allora la risposta è no, lo evito senza rimorsi. Vale la stessa regola che applico ai bigotti: ti piacciono le croci? attaccale in casa tua.

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