Spread dei diritti tendente al rialzo

Se qualcuno pensava, o almeno sperava, che i vari cavalli di battaglia utilizzati in vista delle ultime elezioni e poi fissati nel contratto di governo tra Lega e Cinquestelle potessero perdere il passo, sopraffatti nella calca mediatica da temi più scottanti, ha dovuto ricredersi. Le recenti esternazioni del vice premier Salvini in tema di vaccini e sicurezza nelle scuole fanno purtroppo capire che nulla verrà tralasciato, ci sarà spazio più o meno per tutto, tempo permettendo. La competizione non è terminata con il varo del governo, si è solo spostata dal piano generale proprio della campagna elettorale a quello più ristretto tutto interno alla maggioranza, e si tratta di una competizione che sui temi etici e sociali rischia di sfociare in un rialzo dello spread tra situazione reale e ottimale.

Per Salvini i dieci vaccini resi obbligatori con il decreto Lorenzin, sei aggiunti ai quattro preesistenti, sono troppi. Perché, Salvini? Secondo quale ragionamento dieci è troppo? Perché se non si fornisce una risposta valida a questa domanda non risulta valida nemmeno l’affermazione di partenza. Non è che invece sono troppo pochi e sarebbe stato meglio rimanere sui dodici previsti nel decreto originale, poi ridotti in fase di conversione in legge? Sempre secondo Salvini questi vaccini sarebbero «inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi». Anche qui bisognerebbe capire su quali dati oggettivi si baserebbe la dichiarazione, perché sembra che la comunità scientifica non abbia riserve, a parte singoli medici e casi isolati, sulla validità della profilassi vaccinale.

Giulia Grillo, titolare del dicastero della Salute, lo ha detto chiaro in risposta a Salvini: «La politica non fa scienza, la scienza la fanno gli scienziati». Benissimo Grillo, ma il resto della sua dichiarazione ci lascia un po’ perplessi: «l’obbligatorietà è un argomento politico, che ha a che fare con una strategia di tipo politico». Ci auguriamo che la strategia non si basi però sull’umore di una parte della popolazione o della compagine di governo condizionate da convinzioni antiscientifiche, che il punto di riferimento sia la permanenza di quel minimo percentuale di copertura vaccinale del 95% indicato come inderogabile ai fini della immunità di gregge. Perfino Giulio Gallera, assessore al Welfare della giunta di centrodestra lombarda, guidata dal leghista Fontana, ha tenuto a rimarcare gli effetti positivi del decreto Lorenzin.

Non meno preoccupante è l’altra notizia di questi giorni in tema di famiglie arcobaleno. Durante un question time alla Camera il gruppo di FdI ha chiesto a Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento, se il governo intende intervenire per annul­lare le registra­zioni anagra­fiche dei figli di coppie omoge­nito­riali. Un “non se ne parla nemmeno” forse sarebbe stata troppa grazia, un “abbiamo altro a cui pensare” sarebbe potuto essere più realista e tutto sommato tranquillizzante. La risposta di Fraccaro è purtroppo stata di ben diverso tenore: “abbiamo già chiesto all’avvocatura dello Stato e ci hanno detto che non si può fare”. Insomma, non è che non vorrebbero farlo, è solo che non possono. Per una volta la burocrazia ha favorito i cittadini e i loro diritti, piuttosto che ostacolarli.

Dell’attuale clima politico sembra voler approfittare perfino il papa, passato dai toni concilianti e dalle false aperture che lo avevano caratterizzato fin dalla sua elezione, a posizioni ben più rigide come quelle assunte in veste di ospite del Forum delle Famiglie. «Oggi si parla di famiglie diversificate […] ma la famiglia è immagine di Dio. Uomo e donna, è una sola», ha detto chiaramente Bergoglio, con buona pace di quanti avevano spacciato il suo “chi sono io per giudicare” quale apertura verso gli omosessuali, per proseguire poi con la trita retorica che paragona l’aborto al nazismo. La Chiesa non ha che da guadagnare nel contesto attuale in tema di diritti civili negati, non lo stesso in termini di sfacciato baciapilismo come dimostra l’assenza di Salvini alla cerimonia ufficiale per i cinque anni di pontificato bergogliano; chissà quanti sedicenti laici sarebbero stati come lui capaci di negarsi, al suo posto.

Massimo Maiurana

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16 commenti

dissection

“Chissà quanti sedicenti laici eccetera”: forse è questo il punto, costoro (costui) si dicono laici solo perché NON SONO PRETI. Che Salveenee non abbia potuto andare al quinquennale di F1, o non abbia voluto, probabilmente non fa differenza…

Maurizio

Giornalista: “Santità, qual è la sua posizione verso gli omosessuali?”
Papa F1: “Chi sono io per giudicare?”
Giornalista: “Ma lei è il Santo Padre!”
Papa F1: “Ah già, dannato Alzheimer! Al rogo, f@πuti finocchi!!!”

Franco Ajmar

a) La rivista Science del 22/6/2018 pubblica uno studio sulla componente genetica di 25 patologie con coinvolgimento cerebrale. I malati studiati sono stati 265.218, con 784.643 soggetti normali di controllo, e i ricercatori coinvolti sono stati circa 400. Forse il ministro dell’interno (sic!) Salvini da solo avrebbe potuto far meglio, purtroppo non lo hanno consultato.

laverdure

@Franco Ajmar
Pensa che quegli ignorantoni non hanno nemmeno pensato di consultare la magistratura.
Dopotutto non e’ la magistratura che ha dimostrato che i telefoni cellulari provocano il cancro e ha ordinato un indenizzo per una vittima ?
Chissa perche’ non ha ancora ordinato il sequestro e la disattivazione di tutte le relative installazioni su tutto il territorio nazionale ?
Non e’ forse vero che “judex peritus peritorum”

laverdure

@Franco Ajmar
Non hai che da leggere questo.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ecco-lultima-dei-magistrati-telefonino-causa-tumori-1388163.html

Resta il fatto che l’assuefazione all’uso del cellulare ha raggiunto livelli che un tempo sarebbero apparsi incredibili perfino in un film di fantascienza a sfondo satirico.
Mi chiedo perche’non si trovi nessun segno dell’epidemia di tumori che ne dovrebbe logicamente conseguire.
Che si tratti di un complotto del silenzio ordito da Telecomm e soci ?

Frank

Articolo interessante ma non capisco perché nella foto c’è la locandina del film “Scemo & più scemo”.

dissection

Mah non saprei, più che altro mi sembrano dei novelli Torquemada…

Frank

Da come sogghignano sembrano di più il Gatto e la Volpe di Pinocchio. 🙂

dissection

Diciamo un bel mix dei tre? Con in più l’antivaccinismo che li sostiene & accomuna?

Franco Ajmar

b) Una domanda al Papa (che nell’incontro pro life si chiede:”Perché oggi non si vedono tanti nani per strada?”, implicitamente accusando i medici “nazisti” di aver provocato gli aborti dopo la diagnosi prenatale) :ma quando aveva 10 anni in Argentina (e la diagnosi prenatale non c’era ancora) era circondato dai nani o aveva letto solo Biancaneve

Diocleziano

Il Banale dovrebbe allora chiedersi perché non si sono mai visti preti nani, certamente molto amati da dio, ma non dal clero.

RobertoV

Probabilmente il nostalgico papa rimpiange i bei tempi in cui a corte o nei circhi si divertivano coi nani. Tempi di “grande considerazione” per i nani.
Chissà se si divertivano col lancio del nano che pare nelle americhe avesse una certa diffusione. Magari sono scomparsi per quello o non si fanno trovare……
Ovviamente non ha preso in considerazione il fatto che la migliore alimentazione con aumento dell’altezza media, l’uso di farmaci e la possibilità di interventi per allungare le articolazioni inferiori e protesi possano rendere meno visibili le persone affette da nanismo. Comunque in Italia circa 4000 persone sono classificate come nani: basta quindi cercare, non di certo nei circhi, a corte e tra i preti.
Certo che la sua uscita: “Che brutti i cristiani nani, assuefatti alle mezze misure” e
“Giovani, non siate cristiani “nani”, dal cuore rimpicciolito” non mi sembra dimostri una grande considerazione per i nani.

RobertoV

O forse il suo rammarico è che non li vede come una volta per strada a chiedere l’elemosina perché difficilmente avrebbero trovato dei lavori. Oggi magari non devono più chiedere l’elemosina o divertire nei circhi o l’aristocrazia. E possono fare anche l’attrice, basta guardare la serie televisiva “Joséphine, Ange Gardien” dove l’attrice protagonista è nana.

RobertoV

Salvini con il suo intervento sui vaccini dimostra la classica mentalità attuale, ben espressa da Trump che considera la scienza solo una opinione (anche la matematica è una opinione). I vaccini sono troppi e fanno male per Salvini dall’alto della sua laurea mancata in scienze storiche per 5 esami (così dice, ma era quella breve ?) dopo 16 anni di tentativi: le competenze non servono, neanche per comprendere le problematiche scientifiche, bastano le opinioni. Si attendono sue esternazioni sui trapianti che non servono, sulla contraccezione che non serve, sui farmaci inutili e dannosi, sull’inutilità della ricerca e su come si costruisce il ponte di Messina.
Ma una cosa è certa, non solo con Salvini: studiare in Italia non serve per avere delle opinioni, decidere e fare carriera.

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