La clericalata della settimana, 49: Bussetti blocca il questionario su razzismo, bullismo e omofobia

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che

ha sospeso la diffusione di un questionario su razzismo, bullismo e omofobia nelle scuole umbre, cedendo alle pressioni degli integralisti

Il test serviva per una ricerca dell’Università di Perugia e ha suscitato polemiche dopo che il senatore leghista Simone Pillon l’aveva etichettato come “questionario gender”.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana

L’ex consigliere municipale romano Daniele Rinaldi (FdI) ha lanciato una campagna, sostenuta anche dal consigliere regionale Fabrizio Ghera, per ricevere segnalazioni di scuole che “vietano” il presepe.

Il sindaco di Pisogne (BS), Diego Invernici, si è vantato su Facebook di aver installato nel suo ufficio un presepe, proclamando che “se qualcuno [di] questi nostri simboli arrecano offesa, potete girarvi dall’altra parte o cambiare Paese!!!” (sic!).

Il sindaco di Tuscania (VT), Fabio Bartolacci, si è scagliato contro la scelta di una maestra elementare di cambiare una parola (da “Gesù” a “laggiù”) in una canzoncina natalizia per gli alunni. Ciò sarebbe “un gesto inqualificabile”, soprattutto nella scuola “che dovrebbe difendere le nostre tradizioni”: il primo cittadino si è premurato di contattare la dirigente scolastica, “invitandola” a “monitorare certe situazioni, affinché non accadano più”, e ha allertato la maggioranza “poiché le istituzioni devono salvaguardare la nostra cultura occidentale”.

L’amministrazione comunale di Limena (PD) ha regalato a tutti gli alunni delle scuole della zona, dalle materne alle medie, una statuetta di Gesù bambino e una pergamena con una canzone natalizia.

L’azienda Busitalia, società di trasporto pubblico del Gruppo Ferrovie dello Stato, ha presentato nuovi autobus in servizio in Umbria, facendoli benedire dal cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Cei.

A Sarzana (SP) è stato inaugurato un nuovo reparto dialisi presso l’ospedale San Bartolomeo con la benedizione del cappellano.

Tonino Solarino, ex sindaco di Ragusa e già a capo di una fondazione della locale diocesi, si è lamentato per la mancanza di crocifissi nel nuovo ospedale intitolato a papa Giovanni Paolo II, appellandosi al direttore dell’Azienda sanitaria provinciale per farli posizionare.

La redazione

5 commenti

dissection

Scuole che “vietano” il presepe. L’incredibile girafrittatismo (Se mi si passa il conio) di certe categorie di persone.

RobertoV

E’ la classica propaganda di queste persone. Se non ti allinei significa che vieti, manca solo che parlino di leggi che lo vietano.
Certo che questa ossessione per crocifissi e presepi dappertutto dimostra in pieno i danni della religione.

mafalda

Un’altra perla dell’incomparabile ministro della santissima educazione motoria e sportiva, detta volgarmente ginnastica.

RobertoV

La lettera di protesta del sindaco di Ragusa per la mancanza dei crocifissi nel nuovo ospedale è delirante.
“Il crocifisso come migliore simbolo di laicità e della divisione stato chiesa”. Certo la classica divisione: i meriti alla chiesa, i costi allo stato ed a tutti i cittadini e questo per un ospedale interamente pubblico.
Però un ospedale pubblico dedicato a Giovanni Paolo II, non poteva che prevedere anche i crocifissi …..Immagino come staranno meglio i malati con tutti quei crocifissi: un ospedale finito con 13 anni di ritardo e con varie indagini in corso. Forse pensano servano a nascondere il tutto …..

Diocleziano

…e tenendo presente che gli sproloqui del nostro sono del tutto a titolo personale in quanto è un EX sindaco. Perché mezzi di comunicazione sprecano tempo e spazio per dare visibilità a queste cavola†e?

Prima pagina de ”La Verità” di oggi: si lamenta che gli atei vorrebbero insegnare COME fare il presepio… semmai vogliono insegnare DOVE fare il presepio: a casa propria o negli amplissimi spazi di proprietà delle chiese. Giornalisti!…

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