La clericalata della settimana, 12: ASL toscane collaborano con gli integralisti della famiglia

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è delle Aziende Sanitarie della Toscana Sud-Est che

hanno stipulato accordi con il forum locale delle “associazioni per i diritti della famiglia”, composto da sigle integraliste, e i Centri di aiuto alla vita (anti-abortisti) per un finanziamento di 195.000 euro in tre anni per svolgere attività anche sull’interruzione di gravidanza

“Il disagio sociale sempre più diffuso e i bisogni crescenti di ascolto e di sostegno da parte delle coppie, delle famiglie, dei singoli, delle mamme in difficoltà — ha detto l’assessore al sociale Stefania Saccardi — interrogano con frequenza sempre maggiore i servizi di accoglienza e di primo ascolto. Di fronte al costante aumentare di queste richieste, l’offerta di servizi adeguati può essere ampliata attraverso la collaborazione fra la rete consultoriale pubblica e il Forum delle associazioni per i diritti della famiglia”.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il ministro per la Famiglia e la Disabilità, Lorenzo Fontana, ha concesso un ipotetico “patrocinio” al Congresso mondiale delle famiglie di Verona, dopo che la Presidenza del Consiglio ha revocato il proprio coinvolgimento, sebbene non fosse legittimato a farlo. Anche il governatore della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha annunciato di voler concedere il patrocinio all’evento.

Il sindaco di Massa Francesco Persiani (Lega) ha rimosso l’assessora alla Cultura Eleonora Lama e il vicesindaco Guido Mottini dopo lo scandalo causato da un quadro ritenuto blasfemo, esposto in una mostra dell’artista Giuseppe Veneziano presso il Palazzo Ducale. L’opera, che rappresenta Gesù crocifisso con slip leopardati e l’acronimo “Lgbt” al posto del canonico “Inri”, ha scatenato la dura reazione del vescovo locale; il primo cittadino di Massa ha quindi parlato di “paurosa gaffe” e di “quadro che ha offeso la comunità cattolica”.

Nella Sala Piersanti Mattarella della sede dell’Assemblea Regionale Siciliana si è tenuto un incontro per promuovere un intergruppo istituzionale locale per la difesa della famiglia “naturale”. Presenti il deputato leghista Alessandro Pagano e quello regionale Antonio Catalfamo. L’evento ha ottenuto l’adesione di numerosi sindaci, assessori e consiglieri comunali in Sicilia, nonché della deputata Carolina Varchi (FdI).

Il Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici del Comune di Roma ha scritto ai dirigenti scolastici degli Istituti comprensivi e delle scuole secondarie di primo e secondo grado per invitare “le scuole e le famiglie di Roma a partecipare numerose” alla visita di papa Francesco in Campidoglio.

Il corteo di rievocazione storica per il natale di Roma rischia di saltare perché il Comune, secondo gli organizzatori, non intende coprire i costi per transenne, occupazione di suolo pubblico e bagni chimici, in quanto l’evento è in concomitanza con la pasqua.

Il Comune di Trapani ha negato il riconoscimento della doppia paternità ai figli di una coppia gay, nati all’estero tramite gestazione per altri. Il sindaco Giacomo Tranchida ha sostenuto infatti che registrare anche la paternità dell’altro partner sia una forzatura e richiederebbe una legge, sebbene il Comune abbia già trascritto l’atto di nascita dei bambini come figli di uno solo dei due genitori.

La redazione

9 commenti

Diocleziano

*… Il corteo di rievocazione storica per il natale di Roma rischia di saltare perché il Comune, secondo gli organizzatori, non intende coprire i costi per transenne, occupazione di suolo pubblico e bagni chimici, in quanto l’evento è in concomitanza con la pasqua…. *

Bisogna far presente al Comune che il natale di Roma è ben più antico della pasqua e, semmai, deve essere spostata quella festa allogena e assimilabile ad Halloween per i contenuti truculenti… 😆

RobertoV

Secondo me temono la concorrenza, il flop della partecipazione alle cerimonie cattoliche. Vai poi a spiegare che la partecipazione è stata scarsa perché i tanto cattolici italiani hanno preferito una cerimonia storica pagana. In passato avevano licenziato un giornalista che aveva osato far notare la scarsa partecipazione ad una messa papale.

Diocleziano

Sarebbe interessante se qualcuno effettuasse un sondaggio tra i romani su cosa sceglierebbero tra: rinunciare alla pasqua o rinunciare al Natale di Roma.

RobertoV

“non si possono sostenere eventi che si accavallino con le ricorrenze religiose”.
Alla faccia dello stato laico e senza religione di stato. E a chi non interessano le ricorrenze religiose cattoliche? Veramente sono così tanti interessati alle celebrazioni religiose cattoliche e non più alle vacanze, mangiate, alle uova di cioccolato e colombe?
Ma anche la cerimonia storica di rievocazione della nascita di Roma è di fatto anche religiosa e quando i cristiani hanno preso il potere a Roma la città aveva oltre 1000 anni di vita pagani e di storia gloriosa non cristiana.
In pratica non si possono sostenere eventi concomitanti con feste cattoliche, l’unica religione riconosciuta. Visto la presenza notevole di ricorrenze religiose cattoliche hanno trovato il pretesto per negare spazio agli altri: la festa del lavoro del 1° maggio si potrà ancora fare o verrà negata perché si sovrappone con ricorrenze cattoliche?

ateo64

“non si possono sostenere eventi che si accavallino con le ricorrenze religiose”.
Quindi se ci fosse la concomitanza di una festa musulmana con la pasqua che si fa? O meglio ancora di una festa pastafariana?Chi vince fra le due festività religiose? Io un’idea l’avrei: quella di non far vincere nessuno. Il vaticano si festeggi le sue feste e noi le infinite altre purchè nel rispetto di tutti e senza pretendere aiuti di stato!

dissection

Io ne avrei una forse migliore: prendiamo tutte le feste “pagane” (alias non cattoliche) e facciamole diventare laiche; quindi, vista la quantità soverchiante, stare a vedere che fine fanno le cattoliche e quali scuse accamperà il vatic.ano…

Diocleziano

Resta il fatto che il Comune di Roma dà la precedenza a eventi religiosi a scapito di quelli che riguardano specificamente il Comune (e per i quali sono pagati). E poi quali interferenze ci potrebbero essere? I boccaloni vanno in piazza e i centurioni ai Fori o al Colosseo. Peccato rinunciare ai molti turisti che verrebbero per la celebrazione storica, mentre si sa che i pellegrini sono di braccino corto e arricchiscono solo la chiesa.

Se il Comune avesse incamerato i soldi della fontana di Trevi avrebbe potuto finanziare la festa; sarebbe anche ora che dimostrino di avere le palle!

Il vero problema è che si vedrebbe subito quale direzione prenderebbe il gradimento popolare.

Franco Ajmar

La famiglia naturale:
Veramente la famiglia di riferimento dovrebbe essere la sacra famiglia, anche se non si tratta di famiglia naturale, ma soprannaturale. Già c’era stato un precedente. Elisabetta, moglie del sacerdote Zaccaria, a sorpresa resta incinta e dà un figlio, Giovanni, all’anziano marito. (Vangelo secondo Luca, 1, 13). Non si tratta di corna, ma di intervento divino. Poco dopo una sua parente, Maria di Nazareth, vergine, si ritrova incinta. Secondo il vangelo (Matteo, 1,19) Giuseppe, suo previsto sposo, vorrebbe senza clamore lasciarla, essendosi accorto che era incinta. In sogno però un angelo gli spiega trattarsi dello Spirito Santo, un corno è accettabile se viene dall’alto. Però dalla coppia altri figli niente: contraccezione? Queste le famiglie modello

Diocleziano

Probabilmente erano, come dire… ‘scuse etniche’. Cioè, in Palestina, quando una restava incinta dell’idraulico (nel caso specifico si tratterebbe di un soldato romano) diceva che aveva avuto una visita dell’arcangelo. Se fosse stato davvero dio, almeno un po’ di creanza: avvertire prima il marito onde evitare chiacchiere di paese.

Oggi le ‘scuse etniche’ si usano per massacrare a picconate gente per strada, o giustificare il tentativo di carbonizzare una scolaresca.

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