Sanzioni aumentate contro la vera emergenza di Saonara (PD): la bestemmia in pubblico

Esiste un paese, in Italia, dove la scala di gravità dei comportamenti sanzionabili è un po’ diversa che nel resto del territorio nazionale dal momento che uno specifico comportamento, la bestemmia, lì è stato ritenuto più grave di altri che altrove lo sono meno, come guidare col cellulare in mano o passare con il semaforo rosso. Quel paese è Saonara, comune di diecimila abitanti della provincia di Padova, dove secondo il nuovo Regolamento di polizia urbana deliberato dalla giunta a chi bestemmia in pubblico va comminata una multa di 400 euro. Il paragone con i suddetti reati del Codice della strada non è incidentale ed è perfino farina del sacco di Walter Stefan, sindaco di Saonara, che infatti li cita orgogliosamente nell’intervista pubblicata dal Corriere del Veneto.

In effetti 400 euro sono più del doppio del minimo previsto per chi viola l’art. 146 (violazione della segnaletica stradale) o l’art. 173 (uso di lenti o di determinati apparecchi durante la guida) del Codice della strada, il che fornisce proporzionalmente la misura di quanto assurda sia la norma introdotta a Saonara. La persona che bestemmia in pubblico sarà cafona e maleducata, se vogliamo anche offensiva nei confronti di qualcuno, ma la maleducazione di per sé è sterile, non produce alcun danno materiale. Al contrario, guidare messaggiando o attraversare un incrocio col rosso sono comportamenti che mettono a rischio l’incolumità fisica sia del guidatore che dei terzi malcapitati. Peraltro il ricorso al Regolamento di polizia urbana per ribadire il concetto che a bestemmiare si rischia una sanzione non è nemmeno una novità assoluta, ma altrove ci si limita in genere ad appunto ribadire quanto espresso dall’anacronistico art. 724 del Codice penale: che si rischia una sanzione amministrativa da 51 a 309 euro, come nel caso di Trieste.

Tuttavia la proporzione rispetto alle sanzioni per reati stradali non è il solo aspetto discutibile di questa norma evidentemente ideologica, come si evince dalle parole del sindaco e da quelle del testo del nuovo art. 12 il quale recita: «A salvaguardia del decoro, dell’igiene, della pulizia, della sicurezza e dell’immagine urbana è vietato bestemmiare contro le divinità di qualsiasi credo o religione e proferire turpiloquio nei luoghi pubblici o comunque aperti al pubblico, poiché considerati atti contrari alla pubblica decenza e alla sensibilità di persone terze presenti». Tanto per cominciare è lecito chiedersi cosa c’entrino igiene, pulizia e sicurezza con la bestemmia. Non risulta che gli agenti patogeni siano sensibili alle bestemmie, né che le onde sonore generate da chi le pronuncia imbrattino le strade o che in generale la sicurezza ne tragga nocumento. Avrebbe avuto molto più senso multare chi starnutisce senza portare la mano alla bocca, cosa effettivamente antigienica e senza dubbio maleducata. Probabilmente la giunta saonarese ha chiare cose che a noi invece sfuggono. Sull’offesa alla sensibilità delle persone si potrebbe invece discutere evidenziando che la stessa idea di tutelare in modo particolare il sentimento religioso, qualunque cosa si voglia intendere con tale espressione, è offensiva per chi ritiene che nessuno debba ricevere tutele derivanti da speciali privilegi.

A tal proposito si ricorda che attualmente in Italia non esiste solo l’illecito della bestemmia, originalmente limitato alla religione di stato e in seguito reso più generico verso “la divinità”, ma è tutt’oggi vigente il reato di offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone e cose, anch’esso ridimensionato in senso più generale rispetto alla precedente formulazione favorevole al solo cattolicesimo ma, soprattutto, punito con sanzioni ben più onerose della semplice bestemmia, compresa quella ad ammenda aumentata introdotta a Saonara. Va molto peggio in varie, troppe parti del mondo, come evidenziato dal rapporto sulla libertà di pensiero redatto da Humanists International sui cui dati si basano le campagne End Blasphemy Laws e Protect Humanists At Risk. Perché le restrittive norme anti-blasfemia e anti-apostasia possono costare veramente caro, altrove.

Il sindaco Stefan ha anche dichiarato: «Al di là degli aspetti religiosi è un fatto culturale e riguarda ogni divinità. Vale per Allah, Buddha o Maometto. Non è questione di fare la morale». Invece la questione è proprio fare la morale. La delibera della giunta saonarese fa la morale, il Codice penale italiano pure. Sono legislazioni da Stato etico, che non sono paragonabili a quelle saudite o iraniane per quanto concerne la gravità delle pene ma lo sono certamente sul piano del principio. Con la differenza che quegli stati mediorientali si definiscono islamici; l’Italia no, non si definisce più cattolica o religiosa da tempo e tantomeno può farlo Saonara, quindi non è sostenibile il principio del “fatto culturale” sostenuto da Stefan. Non esiste nessuna cultura religiosa che possa essere scissa dalla religione o prescinderne in alcun modo; esiste invece una cultura laica che mal si concilia con l’iniziativa in questione. Che a sua volta pare non conciliarsi molto bene nemmeno con il sentire comune, di solito usato come pretesto per avvalorare il “principio culturale”, visto che c’è perfino chi propone eventi di protesta clamorosa.

E comunque, Allah è una divinità che peraltro coincide esattamente con il dio dei cristiani, Buddha e Maometto invece non sono affatto divinità e non sono tutelati nemmeno dalla legge nazionale sulla bestemmia, che infatti non si applica ad esempio a frasi contro la Madonna. Il Prodigioso spaghetto volante invece tecnicamente lo sarebbe, sebbene gli stessi pastafariani esortino a bestemmiarlo. Qualcuno spieghi bene a Stefan il concetto di divinità; visto che intende tutelarle, sarebbe bene che almeno avesse chiaro cosa sono.

Massimo Maiurana

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29 commenti

Diocleziano

Idealmente mi unisco agli amici veneti
e innalzo nel più alto dei cieli “L’inno a Codroipo”. 😆

Diocleziano

…e lo era davvero:
pensa quante pulzelle ha ingravidato senza il loro consenso 😈 …

dissection

Mah, più che porco, era stron… nonché stupratore seriale autolegittimato su base teologica, quindi inesistente ecc. ecc…

Diocleziano

Ma perché gente che è stata condizionata in tenera età si arroga il diritto
di ‘raddrizzare’ chi non la pensa come loro?

Maurizio

Si fa presto a dire “bestemmia”. Non potrei avere un elenco preciso delle divinità protette? E cosa, esattamente, non potrei dire loro? Cioè, se ho un incidente e dico “quel birichino del mio angelo custode si è distratto nello svolgimento delle sue mansioni” sono passibile di multa? E se lo dico in inglese, piuttosto che in finlandese o in sanscrito?
Ma poi, tutte ‘ste divinità onnipotenti non sono neanche capaci di tutelarsi da sole? Possibile che debba pensarci nientemeno che sua eccellenza il Sindaco di Vattelapesca…

dissection

Dirlo in sanscrito sarebbe particolarmente pregnante, dato il contesto. Che poi abbiano bisogno, le divinità in questione, chiunque esse siano, di essere protette per procura dal sindaco di vattelapesca, io personalmente l’ho sempre reputata una prova della loro inesistenza. Qualcuno mi contraddice perché sarebbe solo un indizio, non una prova, ma tant’è…

Franco Ajmar

Anche da un punto di vista legale, penso che il vigile (o la vigilessa) che deve multare l’autista bestemmiatore debba avere un elenco delle bestemmie, non si può lasciarne al buon gusto del Pubblico Ufficiale la definizione, così come i limiti di velocità sono indicati con dei numeri.

mafalda

Sembra che al sindaco prema molto fare educazione presso i giovani e giovanissimi, spesso anche ragazze, che a suo dire producono discorsi infarciti di bestemmie, senza fare attenzione ai minori e alle loro sante mamme che sono nei pressi. Notare come il fatto che a bestemmiare siano ragazze dia ancora più fastidio al sindaco.
Suggerisco al personaggio di inasprire le sanzioni nei confronti di tutto il turpiloquio. Da quello che sento ci sono espressioni ben più fastidiose delle bestemmie, usate da giovani, meno giovani e bambini, come c…, vaff…, brutto fin…., ecc. Per inciso, i bambini le imparano dai familiari e dalla tv, quindi se vuole educare le persone ne ha da fare.
Spero che in settembre ci sia una vera invasione di bestemmiatori a Saonara, così il sindaco potrà ristrutturare qualche edificio sacro.

Maurizio

Speriamo che il tuo messaggio non venga travisato, o ci ritroviamo una analoga legge ad hoc a livello statale con censura a TV e giornali.

mafalda

Sarebbe il sogno di certe associazioni di genitori e di tanti politicanti.
Quello che non è chiaro, in generale, non solo nel caso di Saonara, è il tipo di bestemmia non ammesso: posso dire “porco pio”, “porca teresa” o “porco carol”? O devo aggiungere anche il cognome, o forse i santi non valgono?
Speriamo che le scemenze come quelle di Saonara servano a far riflettere sull’assurdità delle leggi contro la blasfemia.

Diocleziano

Il lato penoso della questione è che tutto ciò solo per riguardo alle fisime di gente che ha subìto un pesante condizionamento durante l’infanzia – che, a ben considerare, riempire il cervello ancora in formazione con demenziali superstizioni mitologiche è ben più grave, invasivo e irreversibile che non un pittoresco intercalare – quindi, tutto ciò per proteggere una tara del tutto soggettiva? Il sindaco davvero crede che le bestemmie facciano piangere gesù?

Mafalda, mi fai venire dei dubbi: insultare un dio inesistente è più o meno grave che insultare il suo sedicente figlio semi-terrestre? 😆

mafalda

Diocleziano, a questo punto o tutti o nessuno! Mi sa che questa iniziativa sarà un flop pazzesco😁
Neanche il sindaco resterebbe serio guardando un filmato di Germano Mosconi, e questo perché in fondo le bestemmie non offendono nessuno, diversamente dagli insulti veri, rivolti a persone vere.

Frank

Ma quando succedono queste cose Dio dov’è? Perché non grugnisce?

dissection

Lol! Somiglia alle bestemmie “onomatopeiche” inventate da un mio amico, ma non so se posso stilarne un elenco in questa sede…

Frank

Sogno un mondo dove se uno bestemmia dopo aver preso una multa gliela tolgono.

dissection

In pratica, il sindaco di Saonara ha dato al mondo un ennesimo motivo per perculare l’Italia, e al popolino vaticaliota un motivo di chiedersene il perché…

iguanarosa

La norma è sicuramente ridicola e sproporzionata e non credo che verrà applicata. Però, avete sentito quanto e come bestemmiano da quelle parti? Fa un po’ impressione inizialmente, anche se poi ci si abitua.
Il consiglio comunale di Saonara avrebbe potuto estendere una sanzione più ragionevole a tutto il turpiloquio in generale, senza farsi ridere dietro da un paio di continenti.

dissection

Hai straragione da stravendere. (Probabilmente, avrai una bancarella al mercato di Stra). Io che vivo all’incirca da quelle parti, con le bestemmie mi ci diverto, soprattutto in senso creativo, e così molti miei amici. Ma ciò che rileva, come giustamente fatto notare da qualcun altro in questo stesso dibattito, chi pronuncia certe espressioni, soprattutto in maniera “automatica”, ossia spontaneamente e pensandoci solo a posteriori, si dà il caso che tali espressioni le abbia imparate in massima parte in famiglia e presso le cerchie di conoscenti più strette; e per la maggior parte dei casi, come peraltro millantato da talune congreghe, tali cerchie, di quale estrazione fanno parte, neanche a farlo apposta? A chi mi osserva che in quanto ateo non dovrei bestemmiare (se no te ghe credi, parché te ghe dixi paròe?), faccio notare che se ho imparato a bestemmiare, l’ho imparato dai CATTOLICI, non certo dagli atei…

RobertoV

Voglio vedere cosa succederà quando un poliziotto sanzionerà uno della lega, Forza Nuova o di FdI per una bestemmia contro Allah (vale anche Maometto ?).
Negare l’esistenza di una divinità sarà considerato come bestemmiare?
Come giustamente dice Maurizio la sanzione dovrebbe fare seguito ad una querela da parte della divinità (a meno che certe persone non si sentano delle divinità…..).
Certo che sanzionare di più una bestemmia rispetto a gravi e pericolose infrazioni stradali la dice lunga sul loro senso di civiltà.

Manlio Padovan

Amisi,
“Che i diga che qua drento no ghe xe
né critiche , né offese alle persone,
che de Dio no se parla, né dei re.
Ma sol de cose belle, alegre e bone,
coxe deliciosissime, cioè
de boche, tette, culi, cassi e mone.” Savio chi ch’el xe? Che i prova a censurarlo el Baffo.
“Donca imparé, i me cari visdecazzi,
ch’anca mi scrivo in tel me stil scoverto,
come che ha stampà Dio le mone e i cazzi”. Che i prova a censurarlo!
“Cara mona, che in meso a do colone
ti xe là messa come un capitelo,
per cupola ti gà do culatone
e ‘l bus del cul de sora xe ‘l to cielo.”

Cara mafalda, ‘a seto quea dei do romani che a Venesia in giro in gondo’a i dixeva: “Noi a Roma ciavemo questo, noi a Roma ciavemo quello,…” e un de ‘ori al gondoliere ghe domanda:”Ma voi qui che ciavete?”. El gondoliere:” ma qua…noialtri, signor ..ciavemo, ciavemo e basta…”.

P.S. Spedire commento al sindaco di Saponaia, come ca i dixe a Padova e dintorni. Ove oto ‘nare, sindaco, co ste monade?

mafalda

Ma si può dire “dio scheo”? Nel politeismo italiano è il preferito dei veneti.

dissection

Forse si può dire. Ma di sicuro, quando si presenta l’occasione, NON è il primo che ti salta in mente…

pendesini alessandro

« ……Non risulta che gli agenti patogeni siano sensibili alle bestemmie, né che le onde sonore generate da chi le pronuncia imbrattino le strade o che in generale la sicurezza ne tragga nocumento……. »

Infatti ! Questo dimostra un’ennesima volta quanto siano baceri, cialtroni, arroganti ma anche ignoranti certi « illuminati », Walter Stefan in primis !

« …..Qualcuno spieghi bene a Stefan il concetto di divinità; visto che intende tutelarle, sarebbe bene che almeno avesse chiaro cosa sono……. »

Le divinità recensite nel mondo sono circa 45000 ! Quindi vorrei chiedere a Stefan –conformemente al suo modo di (s)ragianare- perché tutelarne 3 o 4 anziché 45000 ??? Poiché si equivalgono assolutamente tutte : nessuna religione ha potuto dimostrare l’esistenza della sua divinità o ipotetico, più che dubbio, dio.

NB Non mi ricordo aver sentito bestemmiare un ateo o non credente ! Il che sarebbe –per ovvie ragioni- nientedimeno che assurdo…..

Manlio Padovan

Feme finire, tosi.

“Via i lazzi d’una stretta religion
contraria a tute quante le passion.
Se al solo diletto ognun se dasse
prensipi e preti pagheressi el fio
dell’aver dà a intender dalle fasse
che chi offende vualtri offende dio.”

Grazie.

Maurizio

Tra l’altro, si tratta di una norma manifestamente discriminatoria. Va da sé che sarà sanzionato solo chi bestemmia in italiano, e non chi proferisce epiteti in senegalese, cinese, arabo etc.

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