(di F.O. Fonte: il Gazzettino, edizione di Belluno)
[A Cibiana] Pomeriggio di venerdì 11 marzo, ora di catechismo in canonica per prepararsi alla cresima. Un ragazzo è più turbolento del solito, disturba la lezione cui assistono una mezza dozzina di coetanei, e il sacerdote, dopo inutili richiami, gli dà uno schiaffo sulla testa. La reazione verbale, piuttosto pesante, ne fa partire un altro. In questi pochi attimi si è consumato uno spiacevole episodio che sta creando un certo imbarazzo in paese e il boicottaggio delle lezioni. Il ragazzo quattordicenne è finito in ospedale con il setto nasale rotto. I genitori avrebbero fatto a meno di parlarne, ma il nonno materno non ha alcuna intenzione di lasciar perdere. E minaccia querele, se il prete non sarà allontanato dal vescovo. In quel pomeriggio, secondo la sua versione, il parroco don Virginio De Martin ha colpito suo nipote alla testa. E quando il ragazzo ha reagito, dicendo «metti le mani nel culo», gli ha appioppato un manrovescio che lo ha fatto sanguinare. Corso a casa dalla mamma, il ragazzo è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Pieve per una medicazione e gli esami radiologici e, il giorno dopo, in quello di Belluno per una visita che avrebbe diagnosticato la frattura composta del setto nasale guaribile in 30 giorni. Per solidarietà, la settimana dopo alcune madri non hanno mandato i figli in canonica. Il parroco si è scusato col padre. Avrebbe voluto farlo anche con la madre, ma è stato respinto. Il vescovo ha parlato con la famiglia. Il sindaco, Guido De Zordo, parla di «episodio increscioso», «spiacevole per gli effetti che sta avendo, quando invece sarebbe bastata un po’ di pazienza» e assicura che «nessuno ce l’ha con la religione». Si riserva di parlare con il vescovo non prima di avere dialogato con l’arcidiacono del Cadore. Suggerisce che sia un altro a tenere le lezioni, almeno per qualche tempo.