(Fonte: la Repubblica)
Fissare la data del referendum sulla procreazione per il 29 maggio. Rivedere le liste elettorali e ripulirle dagli italiani all’estero e dai “morti e fantasmi” che fanno alzare il quorum. Dare il massimo di informazione possibile sui temi dei quesiti referendari. I radicali italiani, alla fine del loro comitato nazionale, avanzano queste richieste a Silvio Berlusconi e gli chiedono di garantire questi «elementi minimi ma certi di legalità». Sulla data, che dovrebbe essere fissata dal Consiglio dei ministri di giovedì prossimo, i radicali ricordano al Cavaliere che il governo ha tempo fino al 9 aprile «per scegliere quella data del 29 maggio che non è preclusa da alcuna ragione ne politica ne giuridica ne di buon senso». Fissare il voto per quella domenica, continua il documento radicale, significa andare alle urne «in una data atta, come lo stesso Berlusconi ebbe ad assicurare, a consentire al maggior numero di famiglie di organizzarsi per partecipare al voto». I radicali, inoltre, dopo avere ricordato di avere sollevato il problema della legalità delle liste per le regionali emersa adesso in modo «solo tardivo, parziale e assai lacunoso» in largo anticipo, dicono che oggi siano di fronte a «non mere irregolarità, ma veri e propri brogli». […]