(Fonte: AGI)
“È deplorevole che stia diventando una normalita’ la dimenticanza delle feste cristiane nel fissare i calendari sportivi”. Il cardinale Tarcisio Bertone, arcivescovo di Genova, su “La Gazzetta dello Sport” di ieri critica senza mezzi termini la decisione di far giocare stasera, vigilia di Pasqua, Italia-Scozia, valida per qualificazioni ai mondiali di calcio del 2006. “Con una leggerezza corrispondente all’ignoranza del fenomeno religioso come evento sociale – scrive l’arcivescovo – l’organizzazione calcistica, cancellando d’un tratto le radici cristiane dell’Europa, ha deciso di far giocare alla vigilia di Pasqua Italia-Scozia. Per chi sa qualcosa di Cristianesimo, nella vigilia di Pasqua si rappresenta, in una celebrazione suggestiva frequentata da migliaia di fedeli in ogni citta’ e paese, il ‘mistero pasquale’, cioe’ dopo la morte in Croce di Gesu’, il Redentore del mondo, l’attesa e la rievocazione della sua Resurrezione, l’evento che rida’ speranza all’umanita’. Non era piu’ opportuno ed anche piu’ socialmente produttivo farla giocare ad esempio a Pasquetta, quando le famiglie si ritrovano fuori porta in lieta compagnia?”. Nel suo articolo, il cardinale ricorda il precedente del 19 aprile 2003, vigilia di Pasqua, in cui ando’ in scena il derby di serie B tra Genoa e Sampdoria: in quella occasione l’appello dello stesso arcivescovo ad anticipare la partita non fu raccolto della Federcalcio, nonostante il Comune e i dirigenti delle due squadre avessero offerto la propria disponibilita’.