Le reti santificate

Fabrizio Rondolino sulla Stampa
In un editoriale sulla Stampa Fabrizio Rondolino esprime un’opinione non conformista sul comportamento dei giornalisti in queste giornate di lutto papale. Ne riprendiamo un pezzo: “Al malfermo vertice della Rai non è parso vero poter sfoggiare la propria devozione papalina. Disponendo di tre reti, Cattaneo e i suoi collaboratori hanno deciso di trasmettere in diretta la messa in suffragio di Karol Wojtyla su Rai1, su Rai2 e su Rai3. Nessuno, a quanto pare, è stato sfiorato dal dubbio che non tutti i cittadini che pagano il canone sono cattolici, e che non per forza tutti i teleabbonati – cattolici e non cattolici – debbono essere obbligati ad assistere alla messa, ancorché di tale rilevanza. Per tre giorni, a partire da ieri, le tre reti Rai trasmetteranno esclusivamente notiziari, musica sacra e programmi religiosi. Ieri per esempio abbiamo potuto scegliere fra il documentario Giovanni Paolo II: il pellegrino del mondo e il film Tommaso d’Aquino su Rai1, fra la Messa da requiem di Verdi, il documentario Riflessioni di Giovanni Paolo II, gli sceneggiati Geremia e Ester, la fiction Lourdes e il concerto Giovanni Paolo II: Requiem su Rai2, e infine fra il film Don Bosco, il documentario Il Papa buono e il film Genesi su Rai3. Più che devozione, sembrerebbe una declinazione mediatica della simonia”.

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