Il giorno dopo la decisione del governo che ha fissato al 12 e 13 giugno il referendum sulla procreazione, l’attenzione si concentra sul ricorso alla Corte costituzionale annunciato dai comitati promotori contro una decisione che, denunciano, favorisce l’astensione. Il mancato raggiungimento del quorum, confermerebbe la legge attuale.
La contestazione si articola su due punti. Il primo ipotizza un ostacolo al diritto dei cittadini di ricorrere al referendum che è tutelato dalla Costituzione. Il secondo considera inconsistente l’interferenza fra il referendum e il ballottaggio delle comunali in Sicilia. […]
Fonte: L’Arena