«Se il nuovo Papa dice qualcosa, sono pronto a rispettare qualunque cosa dica». Parole concilianti, quelle del premier Zapatero, che però accompagnano il primo boccone amaro del pontificato di Benedetto XVI. Il Congresso spagnolo ha approvato la legge che autorizza i matrimoni e le adozioni per le coppie gay. 186 i voti a favore, 138 contrari e 6 gli astenuti per la normativa che modifica 16 articoli del codice civile e che, sostituendo le parole «marito e moglie» con «coniugi», e «padre e madre» con «genitori», apre la porta a una delle riforme sociali più rivoluzionarie dell’esecutivo di Madrid. L’approvazione – con i voti contrari del Partido Popular e dei nazionalisti di CiU, favorevoli alle unioni gay ma non al matrimonio o alle adozioni – è stata salutata come «un evento storico», fra gli applausi dei collettivi gay presenti in aula. Il testo, dopo la ratifica al Senato, potrebbe entrare in vigore già a giugno prossimo. «Il matrimonio – recita la legge – avrà gli stessi requisiti ed effetti nel caso in cui entrambi i contraenti siano della stesso sesso o di sesso opposto» […]
Fonte: il Mattino