Un giudice del tribunale di Roma ha condannato a 10 giorni di arresto con sospensione della pena due dirigenti di Radio Vaticana con l’accusa di “getto pericoloso di cose” nell’ambito dell’inchiesta sull’inquinamento elettromagnetico nell’area circostante le antenne dell’emittente, assolvendone un terzo. Lo riferiscono fonti giudiziarie. I due – padre Roberto Tucci, presidente del comitato di gestione di Radio Vaticana, padre Pasquale Borgomeo, direttore generale dell’emittente – sono stati condannati a 10 giorni di arresto ciascuno con sospensione della pena e al risarcimento dei danni e delle spese processuali. Il terzo imputato, il vicedirettore tecnico Costantino Pacifici, è stato invece assolto dalle stesse accuse, in quanto riconosciuto semplice esecutore di indicazioni della dirigenza. La difesa ha annunciato che ricorrerà in appello contro la sentenza. Le entità dei risarcimenti nei confronti dei cittadini – che imputano alle emissioni della Radio danni alla loro salute – e delle associazioni che li rappresentano saranno stabilite in sede di causa civile. Le associazioni – Legambiente, Cittadinanza Attiva e altre – hanno presentato richieste di risarcimento per centinaia di migliaia e talvolta milioni di euro. Codacons ha chiesto 200 milioni e 600 mila euro con la motivazione che Radio Vaticana non ha provveduto ad adeguare le proprie emissioni ai livelli richiesti. La sentenza era attesa per il 7 aprile ma era stata rinviata a oggi dal giudice Luisa Martoni in segno di rispetto per la recente morte di Papa Giovanni Paolo II, avvenuta il 2 aprile.
Lancio Reuters