Referendum, Giovanardi contro Fini

Il vicepremier Fini si schiera, e si accende il dibattito intorno ai referendum sulla procreazione previsti per il prossimo 12 giugno. Mentre il segretario radicale fa ironia sul silenzio di Berlusconi (“Deciderà il giorno del voto…”), il leader di An dice a sorpresa che voterà. E voterà tre sì e un solo no, sulla fecondazione eterologa. […] Durissimo, invece, il senatore di An Riccardo Pedrizzi, secondo il quale “se vincessero i sì contro la vita e la famiglia, il nostro paese ripiomberebbe nel far west, perchè la legge 40 verrebbe gravemente peggiorata, orrendamente sfigurata, totalmente stravolta, snaturata, negata. E i diritti dei soggetti più deboli e indifesi, i figli concepiti, tornerebbero ad essere sacrificati sull’altare dei desideri dei soggetti più forti e garantiti, gli adulti”. Sono parole analoghe a quelle usate da Carlo Giovanardi, ministro Udc, che parla di “rischio di deriva Zapatero”. “Io mi sono schierato convintamente per il non voto e per la legge che noi abbiamo in sette anni elaborato e approvato in Parlamento”, dice l’esponente centrista, convinto “degli effetti devastanti che avrebbe la vittoria del referendum sulla società italiana”. […]
Fonte: Repubblica.it

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