Nella lettera si appella ai fedeli perché «rafforzino il messaggio di Cristo» e «resistano alle tendenze laiche». Il che parrebbe pacifico, trattandosi del Papa, non fosse che le parole di Benedetto XVI sono rivolte ai cattolici spagnoli: «La trasmissione della fede e la pratica religiosa non possono essere confinate nella sfera puramente privata». Parole nette, considerate le polemiche che hanno accompagnato la legge sui matrimoni gay, con relativa possibilità di adottare bambini, promossa dal governo socialista di Zapatero. Nel testo, letto ieri a Saragozza dal nunzio Manuel Monteiro de Castro, il pontefice spiega che «la Chiesa deve essere disposta a mostrarsi ferma sui suoi progetti di evangelizzazione e tentare di promuovere il bene comune per tutti, cioè per il popolo e per la società, restando comunque fedele alle sue vere natura e missione». Parole che suonano come una risposta a chi accusava la Chiesa di non essere in sintonia con la società spagnola e come un sostegno alla campagna dei vescovi iberici, arrivati ad invocare l’obiezione di coscienza per resistere alle nuove norme. […] Tra l’altro, Benedetto XVI raccomanda alla Vergine «tutta la vita umana dal primo istante della sua esistenza fino alla conclusione naturale». Così il fatto che Ratzinger abbia deciso di intervenire su un tema così «caldo», affermando il diritto della fede e delle sue ragioni ad andare oltre «la sfera privata», potrebbe avere presto riflessi anche in Italia. Non è un mistero che i sostenitori del «non voto» al referendum sulla procreazione assistita si attendano che il Papa sostenga in qualche modo la linea promossa dalla Cei e in particolare dal cardinale Camillo Ruini. […]
Fonte: il Corriere della Sera