“Negli ultimi anni la società italiana si è dimostrata più dinamica dell’economia”: è così che il coordinatore del Rapporto Istat 2004 Giovanni Barbieri introduce la parte dello studio dedicata ai cambiamenti sociali e delle famiglie in particolare. A fronte dell’aumento delle convivenze e della riduzione delle famiglie ‘a tre generazioni’, fattori che ci avvicinano al resto dell’Europa e dei Paesi industrializzati, si registra però un corposo aumento delle convivenze forzate tra genitori e figli adulti disoccupati o sottoccupati, una inevitabile conseguenza negativa della crisi dell’economia. […] Crescono le ‘libere unioni’. Raddoppiano le coppie non coniugate, che passano da 227.000 nel 1993-1994 a 555.000 nel 2003. E non si tratta più di convivenze ‘pre’ o ‘post’ matrimonio, ma tendenzialmente stabili: passa infatti dal 18,4 al 25,1% la quota di chi non prevede in futuro il matrimonio. Le coppie di fatto aumentano anche all’interno delle famiglie ‘ricostituite’, quelle cioè nelle quali almeno uno dei partner proviene da un precedente matrimonio: passano infatti dal 26,5 al 40,3%. […]
Fonte: Repubblica.it