L’Italia è una giovane transessuale. Abito candido, corona d’argento, fascia blu con la scritta: «Repubblica laica». Ha i polsi incatenati. Cammina tra due guardie svizzere che la tengono prigioniera. Dietro l’allegoria, sfilano i 40 mila del Gay Pride 2005. Facciata glamour : coriandoli, colori, parrucche, musica sfondatimpani. Ma anche un messaggio ai politici dell’Unione, con il tono dell’ultimatum: «O inserite la legge sulle coppie di fatto nel programma elettorale, o alle prossime elezioni non andremo a votare». Parola d’ordine della manifestazione: Pacs. Sventola su mille bandiere. Sta per «Patto civile di solidarietà». Istituto giuridico che sancisce la relazione tra due coniugi, indipendentemente dal sesso. Definisce la vita in comune della coppia: diritti e doveri. […]
Gianni Santucci sul Corriere della Sera
Alla manifestazione ha partecipato una delegazione UAAR. Clicca qui per una foto di alcuni soci presenti al corteo.