Referendum, poco spazio in Rai: indagato Cattaneo

Flavio Cattaneo, direttore generale della Rai è stato interrogato stamane dalla Procura di Roma. Denunciato dai Radicali italiani, che lo accusano di aver lesinato nelle reti pubbliche Rai gli spazi informativi sui referendum in materia di procreazione assistita, è indagato per abuso d’ufficio e attentato ai diritti politici dei cittadini. «Ho consegnato una serie di documenti e ho risposto alle domande che mi sono state poste. La Rai si è comportata secondo la legge e ha rispettato tempi e modi previsti dalla stessa. La nostra posizione è serena e tranquilla» ha detto il direttore generale all’uscita dall’ ufficio di Roberto Cucchiari, il pm romano che lo ha interrogato. Tutto è cominciato con un esposto presentato pochi giorni fa dai radicali. Secondo l’esposto, il direttore generale della Rai è accusato di attentato ai diritti politici dei cittadini, imputazione prevista dall’articolo 294 del codice penale, per aver limitato gli spazi dedicati dal servizio pubblico al quesito referendario. I denuncianti chiedono anche che Cattaneo sia sospeso temporaneamente dalle sue funzioni di direttore generale della Rai. Per il segretario dei radicali italiani, Daniele Capezzone «è incredibile che questo reato sia stato contestato solo ad Adriano Celentano per le sue esternazioni all’epoca del referendum sulla caccia». I radicali insistono anche perché le emittenti private dedichino approfondimenti al tema come atto riparatore del silenzio delle scorse settimane. E a proposito di reti commerciali, Capezzone ha detto che sul referendum «Mediaset ha raggiunto punte di indecenza». […]
Fonte: il Sole 24 Ore

Archiviato in: Generale