Regno Unito: la legge contro l’odio religioso limita la libertà di parola

Il governo Blair ha rilanciato un progetto di legge contro l’incitamento all’odio religioso, un testo considerato tuttavia da artisti, intellettuali, giornalisti come una nuova minaccia alla libertà d’espressione dopo le recenti dispute che sono sorte su spettacoli che avevano come argomento la vita di Gesù o sul culto Sikh. Ad opporsi anche il partito conservatore che reputa la legge “controproducente”. Con questa legge, “la vita di Brian”, la pellicola del Monty Python non sarebbe mai stata girata, ha accusato recentemente l’attore e comico britannico Rowan Atkinson (Mister Bean”). […] Molti artisti ed intellettuali britannici, che si sono mobilitati contro questo testo dal 2004 sottolineano che “criticare una persona a causa della sua razza è ovviamente stupido e ridicolo, criticare una religione è un diritto, una libertà”. Se ufficialmente questa legge non proibirà “di commentare, criticare o rendere ridicola una fede qualunque”, ha detto Atkinson, si teme che nei fatti ciò dia un’argomentazione in più agli estremisti di qualsiasi religione. In piena campagna elettorale britannica, oltre un mese fa, lo scrittore britannico Salman Rushdie, attaccando Blair e il governo definì la proposta di legge sull’ordio raziale “L’ultima goccia che fa traboccare il caso”. La legge, scriveva Rushdie “sacrificherebbe la libertà di parola al fine di placare gli elettori musulmani indignati dalla guerra in Iraq”. Sferzante, Rusdhie accusava Blair di essere ” un maniaco del controllo in ostaggio degli inquisitori religiosi”.
Fonte: Virgilio News
Per mettere fine alle polemiche, il ministro Paul Goggins ha promesso che la legge proteggerà anche i satanisti e gli atei (sic!) Un intervento in proposito (in inglese) è disponibile sul sito del Guardian. Il testo della proposta di legge (in inglese) è disponibile sito del parlamento del Regno Unito.

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