Nessun obbligo, da parte del ministero dell’Interno, di inviare agli elettori gli sms informativi sul voto referendario; così come è avvenuto, invece, nelle ultime consultazioni elettorali. A stabilirlo è stato il giudice della seconda sezione civile del tribunale di Roma, Eugenio Curatola. Che ha respinto il ricorso presentato nei giorni scorsi dall’associazione di consumatori Codacons. […]
Deluso, ovviamente, il Codacons, il cui presidente, Carlo Rienzi, commenta così le motivazioni del magistrato: “Evidentemente gli elettori sono cavie sulle quali il ministro può decidere di sperimentare gli sms, violando la privacy quando gli conviene politicamente così come fece alle Europee, mentre può rispettarne la riservatezza quando non gli conviene mandare la gente a votare”. E dunque adesso, ai sostenitori del referendum, non resta che affidarsi al “volontariato”: già da ieri gli aderenti al Comitato si sono attivati per inviare, e far inviare, migliaia e migliaia di sms.
Dal sito Repubblica.it