Ho letto sul Corriere del 14 giugno, che il cardinale Camillo Ruini si dice colpito «dalla saggezza del popolo italiano» per il trionfo dell’astensione al voto referendario. Onestamente non vedo tutta questa saggezza del popolo italiano (o almeno per una parte di esso). Vorrei portare un esempio legato alla mia famiglia e alla conseguente parentela: per un totale di 13 persone. A votare siamo andati solamente mia moglie, mia figlia ed io. Mia mamma non ha più la scheda elettorale che ha perso alle ultime politiche per cui non è andata; mio padre non vota da anni e dei referendum non gliene importa nulla. Così pure per mia sorella e mio cognato. Mia suocera mi ha detto che non ne capiva nulla e l’altro gruppo familiare (tre persone) aveva altro a cui pensare che perdere tempo per un referendum (risposta loro). Per gli altri cognati (due giovani quarantenni) pensavo almeno ad una presa di posizione: errore, anche a loro del referendum non interessava nulla! E questa sarebbe la saggezza del popolo italiano?
La lettera di Dante Valenza è sul sito del Corriere della Sera