«Per capire in quali settori della ricerca e della sperimentazione saremo in grado di essere un paese all’avanguardia, forse dovremmo chiedere qualche indicazione al cardinale Ruini». Un duro attacco quello del leader dei Ds Massimo D’Alema al presidente della Cei. Insomma gli interventi di Ruini nel corso della campagna per l’abrogazione della legge 40 sono stati per D’Alema un boccone duro da mandare giù. Sono stati, infatti, una sorta di interferenza che il presidente della Quercia ha stigmatizzato. «Sono un vecchio nuclearista – afferma D’Alema -. Sono un nuclearista convinto e credo non avessi torto a pensarla così, perchè credo nella forza del progresso, dell’innovazione e della ricerca. Ma poi è andata come sappiamo: ho perso anche quel referendum e con il referendum sono state compromesse le possibilità di svilupo di un settore strategico, precluso un altro campo di innovazione e di ricerca e, stavolta, senza l’intervento del cardinale Ruini, come è avvenuto invece con il referendum sulla procreazione assistita». […]
Fonte: il Messaggero