Avevano promesso di essere mille, l’avevano chiamata proprio «l’assemblea dei mille», e se anche non lo sono – giù, nel gran salone dell’hotel Ergife, due piani sottoterra – i radicali riuniti a meno di una settimana dal fallimento della consultazione referendaria forniscono un colpo d’occhio che non delude i fotografi e i cameramen dei tigì. A cominciare dallo striscione che è stato alzato dietro al tavolo della presidenza: «Che fare?». Perché a questo, serve, l’assemblea: a stabilire un piano, a decidere come reagire, e quando, e in che tempi. Ci sono tutti gli animatori della campagna per il referendum: da Marco Pannella a Emma Bonino, da Daniele Capezzone a Marco Cappato, ai diessini Turci, Pollastrini, Cuperlo e Morando. Anche il fondatore del quotidiano la Repubblica , Eugenio Scalfari, ha aderito all’assemblea e ha spedito una lettera a Pannella, in cui ha scritto: «Nell’Italia che si prefigura credo che ci incontreremo parecchie volte poiché, anche se le strade e i ruoli sono diversi, i punti di incrocio saranno numerosi». Venerdì, sul palco è salito, per un saluto, pure Sandro Curzi. Lungo, poi, l’elenco degli intellettuali, degli accademici, degli scienziati e dei malati che salutano con salve di applausi l’intervento del segretario dei radicali italiani, Daniele Capezzone. […]
Fonte: il Corriere della Sera