In una giornata di caldo torrido, appiccicoso e allucinatorio, si è svolta sabato a Madrid una grande manifestazione, cui partecipano almeno duecentomila persone per protestare contro il progetto di legge socialista che autorizza il matrimonio gay. Un corteo che sembrava d’altri tempi, tempi di franchismo ancora al potere, con i vescovi e le tonache in piazza insiema alla destra, in nome dei valori di tradizione e di revanchismo, cioè contro le unioni libere tra persone dello stesso sesso. Usando i bambini per portare i cartelli e i simboli ecclesiastici. […] «No pasaran», ha risposto dando voce al grido della Repubblica spagnola la vicepremier Maria Teresa Fernandez de la Vega: «Non passerà perchè non si può discriminare e declassare una parte della popolazione». In nome dello Stato laico, della libertà.
Fonte: l’Unità online