Una sommossa è avvenuta alle porte del monastero di Tanacu, in Romania orientale, quando i rappresentanti del patriarcato ortodosso romeno sono arrivati per privare il pope Daniel Corogeanu del diritto di officiare in chiesa dopo la morte in un rito di esorcismo di una giovane suora, che probabilmente era affetta invece da turbe schizofreniche. La religiosa è deceduta dopo essere stata legata ad una croce per tre giorni, lasciata senza cibo e acqua ed imbavagliata. «Era in preda agli spiriti maligni, abbiamo pregato per lei. al punto di vista religioso ci siamo comportati correttamente» ha detto alla polizia il priore del monastero di Tanacu. In precedenza la giovane suora, secondo una prima ricostruzione della polizia, era stata rinchiusa per diversi giorni in un edificio annesso al monastero, con mani e piedi legati e senza acqua o cibo. Ora la polizia, ma anche le autorità religiose, hanno avviato una inchiesta. Il pope Corogeanu, le quattro suore che avevano preso parte al rito di esorcismo ed anche alcuni cittadini del villaggio di Tanacu – ha riferito ieri il quotidiano «Evenimentul Zilei» – hanno aggredito venerdì i rappresentanti del Patriarcato che cercavano di entrare nel monastero. «Abbiamo a che fare con una persona molto malata, il pope Corogeanu. Eravamo venuti a comunicargli che non può più servire nel monastero fino a quando la procura non avrà espresso il suo verdetto su questo caso, ma egli ha chiamato in suo aiuto gli uomini del villaggio e ci hanno aggredito», ha raccontato Corneliu, vicario di Husi, mandato dal patriarcato per condurre un’ inchiesta sul caso. Il prete e le quattro suore si sono barricati nel monastero ed è intervenuta la polizia in modo che tutti e cinque possano essere interrogati. Secondo i primi risultati medici, suor Irina, che aveva solo 23 anni, è morta per una «insufficienza cardio-respiratoria» dopo essere rimasta per tre giorni legata ad una croce di legno senza bere e senza mangiare e con un asciugamano legato intorno alla bocca come bavaglio. Suor Irina era malata di schizofrenia, secondo i referti medici, ma la famiglia non aveva voluto che fosse ricoverata in ospedale. […]
Fonte: Indymedia
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