Polemica sull’esame di maturità in Francia. Chiesa e associazioni cattoliche si lanciano a spada tratta contro quella che potrebbe apparire come una colossale gaffe della pubblica istruzione: un tema sull’aborto. Tre associazioni hanno chiesto al ministro centrista Gilles de Robien che non vengano assegnati voti alla prova scientifica per la maturità letteraria. Troppi, secondo le critiche piovute addosso alle autorità, i rischi che il giudizio sia influenzato dalle parole dell’allievo su un tema tanto delicato. Ai maturandi, è stato chiesto di «formulare argomenti in favore dell’autorizzazione all’interruzione volontaria di gravidanza in Francia» e di «argomentare l’idea secondo la quale l’aborto non è considerato come un mezzo di contraccezione». Un esercizio comune per gli studenti francesi, abituati fin dalle scuole inferiori a costruire e ricostruire procedimenti logici in omaggio alla tradizione cartesiana attorno alla quale si sviluppa la cultura ufficiale d’Oltralpe. […] Al ministero ci si difende soprattutto ripetendo a tutti che si trattava di una prova scientifica, quindi mai e poi mai si «interrogano gli allievi sulle loro opinioni personali». Un consigliere di de Robien ricorda che in fondo l’aborto è legale, regolato da 30 anni da una legge dello stato in Francia e che «il dibattito sull’argomento è stato esaurito all’epoca dai rappresentanti della nazione».
Fonte: Corriere.it