Il 27 giugno la Corte suprema degli Stati Uniti è stata chiamata a giudicare due casi controversi che riguardano l’esposizione di simboli religiosi in luoghi di proprietà dello stato. Le tavole dei dieci comandamenti sono in bella vista sia nel parlamento del Texas sia in due tribunali del Kentucky, ma l’alta corte “ha raggiunto risultati opposti”, riferisce il New York Times. In Texas il monumento dedicato ai comandamenti biblici ha un valore storico ed è quindi stato giudicato “in un contesto appropriato”. Mentre in Kentucky appare troppo evidente l’intenzione di privilegiare i valori cristiani rispetto a quelli di altre fedi. “Avremmo preferito che i giudici ordinassero la rimozione del monumento religioso anche in Texas”, ammette il quotidiano di New York. “Ma nel complesso la sentenza è positiva perché riafferma la separazione tra stato e chiesa. Il primo emendamento della costituzione prevede che il governo abbia un atteggiamento neutrale sulla religione: esporre i dieci comandamenti nelle proprietà statali viola questo principio”. […]
Il servizio di Francesca Sibani è sul sito di Internazionale