Marcello Pera, in Spagna per inaugurare con l’ex premier Aznar un seminario di studi sociali, si è scagliato contro il matrimonio gay appena approvato dal Parlamento di Madrid. “Una cosa è chiara: è falso che si tratti di conquiste civili o di misure contro le discriminazioni odi estensione dell’uguaglianza; si tratta piuttosto del trionfo di quel laicismo che pretende di trasformare i desideri, e talvolta anche i capricci, in diritti umani”. Il presidente del Senato ha colto poi l’occasione per ritornare sull’esito del recente referendum sulla procreazione assistita. “In Italia – ha sostenuto – il pensiero laicista ha imposto un referendum al Paese contro una legge di compromesso approvata dal Parlamento su materie delicatissime come la procreazione assistita e la manipolazione degli embrioni per la ricerca medica. In quel referendum – aggiunge il presidente del Senato – il laicismo è stato sconfitto in modo clamoroso grazie a un’alleanza niente affatto clericale tra la Chiesa, il sentimento profondo dei cittadini e una minoranza di laici non laicisti”. […] Una commento severo alle affermazioni fatte da Pera è venuto dai Ds. “Pera non ci sorprende più, tuttavia quello di oggi è un fatto estremamente grave”, ha detto Vannino Chiti, coordinatore per le relazioni politiche e istituzionali della segreteria nazionale Ds. “Al di là di quelle che sono le convinzioni di ciascuno – ha proseguito l’esponente della Quercia- la seconda carica dello Stato non può andare in visita in un Paese amico e criticare in maniera, per giunta sprezzante, le leggi promulgate democraticamente da un Parlamento sovrano”.
Fonte: Repubblica.it