Centrodestra agitato sui diritti ai conviventi

Il riconoscimento delle coppie di conviventi, gay compresi, è possibile. Il Parlamento lavora su sei proposte di legge di maggioranza e opposizione che entro l’estate potrebbero confluire in un testo unico. L’ipotesi sembra realizzabile dopo l’apertura di Sandro Bondi, Fi, sulla necessità di un «riconoscimento delle convivenze». Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay e deputato Ds, insiste perché «i Pacs sono urgenti e l’Italia rappresenta un’eccezione in campo europeo» non avendo ancora una normativa sul tema. L’argomento, tocca le coscienze e di conseguenza spariglia i poli e crea inedite alleanze trasversali agli schieramenti. Nella Casa delle libertà, per esempio, la Lega è contraria e non manca di puntualizzarlo. Secondo Luigino Vascon, Lega, Bondi è rimasto un «comunista» ed è per questo che «strizza l’occhio» all’opposizione. Ma, in fondo, ragiona Vascon, per la maggioranza è inutile andarsi a impelagare in una questione del genere, «lontanissima dalle cose quotidiane e da problemi che attendono soluzioni da anni». Ma a lanciare l’allarme sul tema nel centrodestra sono anche esponenti cattolici di Forza Italia o di An come Maurizio Lupi e Michele Bonatesta. «I Pacs», osserva Lupi, «non sono una priorità per il Paese e sono contrario a un’accelerazione che si vuol dare riguardo alla questione perché potrebbe trascinarci verso una pericolosa deriva». Bonatesta mette in discussione la prospettiva di un partito unico del centrodestra dopo la «sconcertante» uscita di Bondi. […]
Fonte: L’Arena

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