Le siciliane usano sempre meno gli anticoncezionali, e quando ricorrono all’aborto nella maggioranza dei casi lo fanno al di fuori delle strutture sanitarie, clandestinamente soprattutto se sono minori. Sono 9.000 all’anno le interruzioni volontarie di gravidanza negli ospedali dell’Isola e 1.500 quelle clandestine. Solo il 46% delle donne siciliane ricorre a metodi contraccettivi, a fronte del 53% della media nazionale. I dati sono stati resi noti oggi a Palermo durante il convegno “La pillola oggi: attualita’ in tema di controllo della fertilita’”, organizzato dalla Societa’ italiana di ginecologia e ostetricia. “Dai dati risulta – ha affermato Paolo Quartararo, docente di clinica ostetrica e ginecologia dell’Universita’ di Palermo – che molte donne non fanno uso della pillola perche’ legate all’idea degli effetti collaterali che provocava 30 anni fa, oggi, invece, le pillole in commercio sono tutte a basso dosaggio e non presentano effetti indesiderati”. E per quanto riguarda gli aborti clandestini Quartararo spiega. “In Sicilia si registra il piu’ alto numero di interruzione di gravidanza per vie non ufficiali. È un problema che coinvolge soprattutto le minorenni”.
Fonte: Kataweb News