Era nata nel 1979 come l’emittente con l’impegno di diffondere e portare in ogni casa il messaggio del Papa e della Chiesa. Ora dopo ventisei anni di puntuale servizio Telepace, la tv del Vaticano, rischia di chiudere a causa di una vera e propria bufera che ha stravolto l’intera redazione. Ventisei anni senza mai uno sciopero, mai una polemica. Tutto rose e fiori? Tutt’altro, evidentemente. Il primo caso scottante scoppia qualche settimana fa: Piero Schiavazzi, uno dei volti più noti di Telepace, si schiera apertamente contro la dirigenza di don Guido Todeschini per difendere alcuni colleghi sfruttati contrattualmente. L’emittente risponde «emarginando» il giornalista, e relegandolo a ruoli marginali all’interno della programmazione. […] Da ieri, perciò, la rete ha proclamato cinque giorni di sciopero: i motivi del malcontento, oltre all’affaire Schiavazzi, riguardano la serrata estiva della programmazione giornalistica nei palinsesti e la decisione di sospendere il fiduciario di redazione. […]
L’articolo di Federica Artina è pubblicato sul sito del Giornale