Contro il parere della moglie Laura che voleva una donna, contro il parere dello stratega Karl Rove che aspirava a un ispanico, il presidente George W. Bush ha scelto un giudice bianco, relativamente giovane e solidamente conservatore per la prima nomina alla Corte Suprema del suo mandato. John Roberts, giudice di corte d’appello del Distretto di Columbia, ha 50 anni ed ha esperienza di Corte Suprema con il giudice capo William Rehnquist oltre ad aver lavorato nella Casa Bianca di Ronald Reagan, al Dipartimento della Giustizia e al fianco di Kenneth Starr, il magistrato del Sexgate. […] Ai progressisti il candidato della Casa Bianca non piace perché sposta a destra, presumibilmente per decenni, l’equilibrio della Corte: la sinistra Usa vede con preoccupazione le posizioni difese da Roberts sul diritto di espressione e la libertà religiosa. Anche i difensori del diritto di aborto lo considerano ostile alla libertà riproduttiva delle donne sulla scorta di una tesi presentata nel 1990, quando lavorava al ministero della Giustizia del primo presidente George Bush, in cui suggeriva che la Corte Suprema dovrebbe rovesciare la sentenza Roe contro Wade che nel 1973 rese legale negli Usa l’interruzione volontaria di gravidanza. Su questo fronte nel 2003, durante il processo di conferma in Senato per la nomina alla Corte d’Appello, Roberts aveva d’altra parte argomentato che, pur essendo personalmente contro l’aborto, riteneva Roe contro Wade “la legge del paese”. […]
Fonte: Megachip