Il vescovo di Pistoia, Simone Scatizzi, ha scritto una durissima lettera al consiglio comunale della sua città dopo l’approvazione del registro delle unioni civili. Quelle che seguono sono alcune delle incredibili affermazioni del prelato: “Le unioni civili esistono già, costituite tra un uomo e una donna che riconoscono solo il legame consapevolmente e reciprocamente assunto dinnanzi allo Stato. So che la maggioranza dei consiglieri è data da uomini: non se certi consiglieri si sono resi conto di dare un ulteriore colpo alla virilità maschile… Non si può ignorare che l’uso di droghe e d’alcolici sta aumentando fra gli adolescenti proprio a causa di una fragilità dell’identità e della inquietudine psico affettiva con le conseguenze facilmente prevedibili. La cultura attuale, dunque, sta mettendo in crisi la virilità propria del maschio! Il grido di allarme partito dagli Stati Uniti, sta riecheggiando in tutta Europa e per ciò anche in Italia. Non sono certo le leggi spagnole di Zapatero che potranno migliorare la situazione. Se è vero, come è vero, che le persone omosessuali per motivi del DNA sono piccolissima minoranza, se deve arrivare ad ammettere, implicitamente o esplicitamente che la grande maggioranza di essi sono il prodotto di un contesto socio culturale: femminilazzazione della società – gli uomini, secondo quanto riferisce la stampa spendono più delle donne per cosmetici, depilazione, parrucchieri, trucchi di vario genere, chirurgia estetica….ecc. ecc. – bisessualità conclamata; esperienze negative dell’infanzia, mancanza di formazione all’amore e alla sessualità; orgoglio gay…. e via dicendo”.
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