«Nell’Unione riflettiamo in modo non formale e l’orientamento verso i patti di tipo francese è di tutta la coalizione». E ancora: «Sui singoli articoli si può discutere, ma solidarietà e riconoscimento dei diritti civili per i gay ci guidano verso un orientamento comune». Così parlò il Professore. È accaduto all’incontro con la stampa estera, ieri mattina, quando Romano Prodi ha risposto ad una domanda sui matrimoni gay. Applausi dalla sinistra e bordate velenose dalla maggioranza tanto che il leader dell’Unione, in serata, ha dovuto precisare le sue dichiarazioni: «Come è noto non ho mai equiparato le convivenze di fatto al matrimonio. Ritengo tuttavia – ha aggiunto il Professore – che un governo debba preoccuparsi dei diritti di tutti i cittadini e della necessità di disciplinare i problemi giuridici e civili anche di coloro che scelgono di vivere insieme stabilmente in forme diverse dal matrimonio». […]
Fonte: il Mattino