[…] Sembra essere un’attrazione fatale quella che lega ogni giorno di più il presidente dei vescovi italiani con il leader della Margherita, schierato a favore dell’astensione nella consultazione sulla fecondazione. Persino Avvenire è sceso in campo con un editoriale per bacchettare la stampa che avrebbe messo la sordina alla trasferta americana di Rutelli, impegnato a difendere «l’interesse nazionale» nella riforma dell’Onu. Ed è sempre il quotidiano della Conferenza episcopale italiana ad apprezzare lo sforzo del leader della Margherita per impedire l’ingresso dei radicali nell’Unione. Un’insolita passione che fa ingelosire Romano Prodi. […] C’è una semplice suora dietro la conversione dell’ex leader radicale che fino a pochi anni prima issava la bandiera del Vaticano sul pennone di Montecitorio per protestare contro il Concordato e l’ora di religione. Si chiama madre Flora, fondatrice dell’Opera delle missionarie della fanciullezza abbandonata: aiuta Francesco e la moglie Barbara ad avere il primo dei tre figli adottati, Francisco, ecuadoregno, e li accompagna alla riscoperta del Cristianesimo. Arriva così la scelta di celebrare il matrimonio religioso, officiato dal cardinale Achille Silvestrini. Tre anni dopo giungerà anche l’attesa visita di Giovanni Paolo II in Campidoglio. […] Alla paziente opera di tessitura di rapporti con l’associazionismo promossa da Prodi si è dunque sovrapposta quella di Rutelli con l’accorta regia dello stesso Mosella, forte della sua passata esperienza come presidente del Centro sportivo italiano. «Nessun antagonismo tra Ulivo e Margherita nelle relazioni con le associazioni cattoliche» si affretta a precisare Giuseppe Fioroni, deputato della Margherita in contatto costante con la segreteria generale della Cei. Ma poi aggiunge una frase rivelatrice: «Siamo contenti che Prodi interloquisca con il mondo associativo da cui proviene la stragrande maggioranza degli esponenti della Margherita». Forse è proprio su questa «stragrande maggioranza» che punta il cardinale Ruini per dividere il centrosinistra e scongiurare un effetto Zapatero alle prossime elezioni.
L’articolo di Ignazio Ingrao è stato pubblicato sul sito di Panorama