L’ex capo delle milizie cristiane Samir Geagea è stato scarcerato oggi dopo aver trascorso 11 anni in prigione per crimini commessi durante la guerra civile del 1975-1990. Geagea, leader anti-siriano della Forze libanesi, una milizia oggi disciolta, è stato l’unico “signore della guerra” libanese a finire in carcere dopo il conflitto. Il Parlamento libanese, ora dominato da partiti anti-siriani, ha approvato la scorsa settimana un decreto per la sua liberazione. Geagea, 52 anni, dovrebbe essere trasportato all’aeroporto, sotto forte scorta, e lasciare poi il paese. Resterà all’estero in esilio, ma anche per essere sottoposto ad alcuni test medici. Geagea è stato condannato a numerosi ergastoli per omicidi politici e altri crimini di guerra, e ha trascorso otto anni in isolamento, in una cella del ministero della Difesa. Il leader delle milizie ha sempre proclamato la propria innocenza, presentandosi come una vittima per la sua ferma opposizione alla Siria. L’amnistia a Geagea è passata col consenso di musulmani e cristiani, avversari nella guerra civile ma oggi di nuovo uniti contro la Siria, e i suoi 29 anni di presenza militare in Libano, terminata nei mesi scorsi dopo l’attentato che ha ucciso l’ex premier Rafik Hariri e scatenato le proteste popolari contro Damasco.
Lancio Reuters