[…] Dopo una breve trattativa l’industriale metalmeccanico apre un conto [presso il Credito Artigiano] . Il funzionario della banca prima di lasciarlo, però, gli aggiunge una «postilla» piuttosto curiosa: «Signor S. la volevo informare di questo: se lei volesse iscriversi alla compagnia delle opere, il trattamento che le faremmo sarebbe ancora più favorevole di quello che abbiamo concordato. Bastano 200 euro all’anno e il gioco è fatto». L’imprenditore resta di stucco. Lui non è un gran simpatizzante della compagnia delle opere e quando capisce che cosa significa «trattamento ancora più favorevole» si mangia le mani ma evita di mettersi nel calderone delle aziende pilotate dalla potente organizzazione cattolica. «Sono anni che lavoro con le banche per la mia attività imprenditoriale – commenta A.S -ma non mi era mai capitata una cosa simile, neppure in banche di matrice cattolica come Banca Intesa. Ma è regolare una cosa simile?». […]
Fonte: il Manifesto