[…] Alla fine Bill Frist, potente capo dei repubblicani Usa in Senato, ha deciso di rompere con la Casa Bianca e di appoggiare una nuova legge sulla ricerca sulle cellule staminali embrionali. Una mossa che lascia il presidente George W.Bush in trincea, costretto a considerare per la prima volta nella sua presidenza l’uso del veto per fermare gli uomini del proprio partito. […] Le potenzialità delle staminali embrionali, sulle quali la comunità scientifica è divisa, hanno già spinto la Camera a passare una legge che allarga la libertà di manovra degli scienziati. Il Senato fino ad ora sembrava in stallo nel dibattito, ma la presa di posizione del senatore-chirurgo del Tennessee riapre i giochi, spianando la strada per un possibile voto a settembre che vada in direzione opposta alla linea della Casa Bianca. Bush, a quel punto, potrebbe ricorrere allo strumento del veto, di cui non ha mai avuto bisogno in questi anni di presidenza visto il controllo repubblicano sui due rami del Congresso. Una possibilità che il portavoce della Casa Bianca, Scott McClellan, non ha voluto per ora ipotizzare, cercando invece di minimizzare l’evidente scontro aperto tra il presidente e il leader del Senato. La spaccatura sembra mostrare due approcci diversi al problema. Frist, pur esprimendo le sue riserve di cristiano credente, ha detto di ritenere che su un tema del genere devono prevalere le ragioni della scienza. Bush è convinto di aver preso quattro anni fa una posizione coerente con la sua visione della difesa della vita umana fin dal concepimento e in un colloquio telefonico con Frist lo ha esortato ad agire «secondo coscienza». […]
L’articolo di Marco Bardazzi è stato pubblicato sul sito della Sicilia