Archivi Mensili: Luglio 2005

Liguria, parte una campagna di informazione sulla cremazione

È partita oggi in Liguria, prima Regione italiana campione ad affrontare pubblicamente questodelicato tema legato alla morte, una campagna di informazione sulla possibilita’ di far disperdere le proprie ceneri in mare. Chi sceglie la cremazione da ora puo’ decidere di far tornare le proprie ceneri alla natura e disperderle in mare. Anche se in Italia la percentuale delle cremazioni e’ solo l’8% sul totale dei decessi, sono sempre di piu’ coloro che preferiscono la cremazione alla comune inumazione o tumulazione,… Leggi tutto »

Parroco non celebra la messa funebre. «La signora conviveva: è peccato»

Aveva scelto di convivere con un uomo separato. Per questo, una volta morta, il parroco si è rifutato di celebrare la messa funebre in suo onore. L’episodio si è verificato ieri a Marcellinara, un piccolo comune di 2200 abitanti in provincia di Catanzaro. “Ho rispettato le norme ecclesiastiche: chi è convivente è un peccatore pubblico e quindi non ho celebrato la messa perché la signora non viveva da cristiana l’unione matrimoniale”, ha dichiarato don Giuseppe Mazzotta, parroco della chiesa di… Leggi tutto »

Bush nomina un antiabortista doc alla Corte Suprema

Contro il parere della moglie Laura che voleva una donna, contro il parere dello stratega Karl Rove che aspirava a un ispanico, il presidente George W. Bush ha scelto un giudice bianco, relativamente giovane e solidamente conservatore per la prima nomina alla Corte Suprema del suo mandato. John Roberts, giudice di corte d’appello del Distretto di Columbia, ha 50 anni ed ha esperienza di Corte Suprema con il giudice capo William Rehnquist oltre ad aver lavorato nella Casa Bianca di… Leggi tutto »

USA: l’ateo Newdow ci riprova, nuova causa contro il giuramento alla bandiera

Nuova iniziativa contro il giuramento alla bandiera da parte dell’ateo Newdow, dopo che il suo primo tentativo è sttao stoppato dalla Corte Suprema. Insieme ad altri otto ricorrenti, Newdow ha cominciato una nuova azione legale contro il testo, ‘reo’ di contenere le parole ‘One nation under God’ (‘Una nazione sotto Dio’). Il giudice federale Lawrence Karlton, che sta esaminando il caso, ha dichiarato: “Non c’è nulla che richiede di riconoscere Dio per amare questo paese”.

USA: ergastolo per l’attentatore antiabortista

Eric Rudolph, responsabile dell’attentato alle Olimpiadi di Atlanta, è stato condannato oggi al carcere a vita a Birmingham (Alabama) dopo avere confessato di avere fatto saltare un ordigno davanti ad una clinica per aborti. L’attentato contro la clinica aveva prococato la morte di una guardia di sicurezza e ferito gravemente una infermiera. Una udienza oggi a Birmingham ha dato la possibilità alla vedova dell’agente e alla infermiera di raccontare le sofferenze subite a causa dell’attentato. La vedova ha definito Rudolph… Leggi tutto »

Sergio Romano: «L’Italia è uno Stato concordatario»

Botte e risposta tra una lettrice e Sergio Romano sul Corriere della Sera di oggi. Carla Nipoti, Milano: “Ho letto quanto scritto dal signor Armando Dadò, sui sacerdoti in politica, e la sua risposta. Ora io chiedo: l’Italia, Stato laico, è governata solo da chi è stato votato o anche un da altro governo, ovvero il Vaticano? Naturalmente non mi risponderà, ma visto quanto leggo in questi giorni sui quotidiani mi è sorto un dubbio”. Sergio Romano: “La tesi secondo… Leggi tutto »

Nozze sì, ma flessibili

«Allora ti sposi? A Madrid, ad Amsterdam, con rito buddista, in una comunità di base religiosa?». «Sarà una sorpresa, non vediamo l’ora, verrai, no?». «Sì certo, ma come siamo cambiati! Ricordi quando scendevamo in piazza per distruggere la famiglia?». A sposarsi sono gay e lesbiche, mentre gli amici etero di sinistra che non si sono sposati li guardano perplessi. E quelli di destra scuotono la testa, se sono amici, altrimenti attaccano ogni richiesta di diritti assimilandola a «capriccio». Dopo il… Leggi tutto »

«Devi cantare i martiri, non l’amore»

«O canti per i martiri dell’Islam. O non canti affatto!». Tutto si attendeva Amar Hassan tornando per la prima volta come artista ormai affermato nel campus dell’Università Al Najaq di Nablus […]Ma Amar non aveva previsto di poter essere aggredito da un manipolo di estremisti palestinesi armati di Kalashnikov, che in nome di Allah hanno tentato di impedirgli di cantare. La storia sta facendo rumore tra gli oltre due milioni di palestinesi residenti in Cisgiordania. Lui la racconta ora comodamente… Leggi tutto »