È salito sull’autobus carico di drusi e arabi della Galilea alle 18, in piena ora di punta. Ha atteso di raggiungere il cuore di Shfaram, il villaggio druso alla periferia di Haifa. Non destavano sospetti la sua uniforme da militare, la kippà degli ebrei religiosi sul capo, la barba ancora irregolare sul volto da diciannovenne. Così ieri lo stupore si è trasformato in orrore quando Eden Natan-Zaada ha tolto la sicura dal fucile mitragliatore d’ordinanza che aveva a tracolla e ha iniziato a sparare contro i passeggeri. Prima l’autista, colpito al petto e morto sul colpo, poi contro un uomo seduto sulla prima fila, quindi contro due donne. Almeno quattro vittime e una quindicina di feriti, prima che la folla lo fermasse, prendendolo a calci, sassate, bastonate. Un linciaggio in piena regola. […]
L’articolo di Lorenzo Cremonesi è stato pubblicato sul sito del Corriere della Sera