Cala l’interesse degli studenti italiani per l’ora di religione. Nelle scuole superiori infatti la percentuale di ragazzi e ragazze che hanno deciso di non seguire la materia è salito dall’11, 7 per cento del 2001 al 37,6 dell’ultimo anno scolastico. Ormai, uno studente delle superiori su tre non frequenta. Il dato emerge dalle cosiddette “Rilevazioni integrative” – la raccolta, scuola per scuola, dei dati riguardanti l’istruzione statale e non statale in Italia – che il ministero dell’Istruzione effettua ogni anno. Secondo i dati di viale Trastevere, relativi alla quasi totalità delle istituzioni scolastiche presenti nel territorio nazionale (il 97,6 per cento), nell’anno scolastico 2004/2005 su un totale di 2.426.052 studenti delle scuole secondarie di secondo grado solo 1.513.819 hanno scelto di frequentare l’ora di religione. Oltre 900 mila, tra ragazzi e ragazze, una volta a settimana sono stati dirottati a svolgere attività alternative, che le scuole hanno l’obbligo di organizzare per coloro che “non si avvalgono”, come vengono definiti nel linguaggio scolastico burocratico. Negli ultimi anni, il numero degli alunni che durante l’ora di religione escono dalla classe è cresciuto vertiginosamente, raggiungendo, quest’anno, percentuali a due cifre in quasi tutti gli ordini di scuola. […]
L’articolo di Salvo Intravaia è stato pubblicato su Repubblica. Sullo stesso sito è disponibile un’intervista di Orazio La Rocca a monsignor Rino Fisichella.