È stato condannato all’ergastolo Yunus Shaik, lo scrittore pachistano autore di un libro che i Magistrati di un tribunale di Karachi hanno giudicato “blasfemo”. Sembra assurdo, ma è stato anche fortunato: nel paese islamico questo tipo di reato è spesso punito con la pena di morte. La sua fatica letteraria è finita nel mirino delle toghe in particolare per un passaggio nel quale si spiega che i “quattro imam” citati nel Corano erano ebrei. Nel libro – che ha venduto cinquemila copie – si può anche leggere che in nessuna pagina del testo sacro dell’Islam è stabilito che le adultere debbono essere condannate a morte tramite lapidazione.
Fonte: Centomovimenti
Già in passato il dottor Shaykh ha avuto problemi con la giustizia pakistana. Il segretario UAAR Giorgio Villella inviò a suo tempo anche una lettera di protesta all’ambasciatore del Pakistan.