Nel giorno dell’apertura della giornata mondiale della gioventù di Colonia, l’associazione radicale Anticlericale.net, da anni impegnata sul fronte della lotta a favore della laicità dello Stato e delle istituzioni e per la libertà religiosa, ha organizzato, davanti a piazza San Pietro, una iniziativa a favore della libertà sessuale e di coscienza, contro le cause delle deviazioni e delle sofferenze, a cominciare da quelle dei preti pedofili e delle organizzazioni pedofobe. […] [All’iniziativa era presente anche una folta rappresentanza del circolo UAAR di Roma] Presente anche Daniel Shea, l’avvocato di Houston che ha denunciato l’allora cardinale Joseph Ratzinger il quale, dal gennaio 2005, è imputato davanti alla Corte distrettuale di Harris County, in Texas, per la copertura data ai membri del clero responsabili di abusi sessuali soprattutto su minori. Secondo Shea, in quanto Capo di Stato in carica, Benedetto XVI avrebbe avanzato ”richiesta formale d’immunità al presidente degli Stati Uniti, che non ha ancora reso nota la sua decisione in merito”. Nella documentazione presentata dai radicali emerge che […] “il Vaticano, che era a conoscenza del compiersi di tali reati e della loro diffusione, al fine di ‘governare’ lo scandalo diede disposizioni tassative, attraverso un’Istruzione diffusa dalla Suprema Sacra Congregazione del Santo Uffizio, pena la scomunica, con l’unico obiettivo di evitare la fuoriuscita di qualsiasi notizia in merito. Tali disposizioni furono poi confermate nel 2001 dall’allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Joseph Ratzinger, oggi Papa Benedetto XVI”. […]
L’articolo di Davide Sapienza è stato pubblicato sul sito di Radio Radicale