«È arrivato il momento dello sgombero, la vostra presenza nella sinagoga è illegale, dovete uscire»: così è iniziato lo sgombero della sinagoga di Nevè Dekalim da parte dell’esercito israeliano. All’interno dell’edificio fin dalle prime ore della amttinata di giovedì si sono barricati più di 1000 giovani. Centinaia di poliziotti e di soldati partecipano all’operazione di evacuazione forzata del principale luogo di culto della ‘capitale’ delle colonie della Striscia di Gaza. Anche a Kfar Darom gli estremisti sono arroccati dalle prime luci dell’alba sul tetto della sinagoga «armati» di meloni. «Nell’antichità i combattenti della Terra d’Israele si difendevano lanciando proiettili di pietra e di ferro, oggi le nostre catapulte tireranno i meloni più dolci della terra», preannunciava uno dei giovani estremisti trincerati nel tempio. Secondo la polizia, già dalla prima mattinata di giovedì, tutti i coloni di Kfar Darom hanno accolto la richieste dell’esercito di lasciare la sinagoga e tornare nelle case. Nel tempio sono rimasti solo gli irriducibili, infiltratisi nell’insediamento nelle scorse settimane. […]
Fonte: l’Unità