E fu la moltiplicazione dei candidati. È proprio il caso di dirlo: partita la corsa per le Primarie, il variegato popolo del centrosinistra ha dimostrato di gradire la sfida. Primo dei “non politici” a farsi avanti è stato Ivan Scalfarotto: un candidato della società civile che lavora in banca a Londra. Adesso pare che ne arrivi uno anche dalla Chiesa. Boatos di queste ore: Don Andrea Gallo potrebbe essere il candidato dei disobbedienti. Attivista e noto al popolo new global, il prete si è affrettato a smentire la notizia apparsa su La Stampa, si è fatto due risate, ma resta il dubbio che ci sia stata qualcosa di più di «una chiacchierata» tra lui e i leader dei disobbedienti del nord-est e del sud. […] Incoraggia l’operazione l’europarlamentare di Rifondazione, nonché ora contestato leader del movimento, Vittorio Agnoletto che giudica la candidatura, ufficiale o meno, «un fatto importante», che l’intero centrosinistra «non deve lasciar cadere». Questa novità rappresentata la volontà di tutta l’area che fa riferimento ai disobbedienti di «sentirsi attraverso quest’operazione parte di tutta l’opposizione verso la destra». Tutto sommato resterà soltanto una provocazione «ma che significa – conclude Agnoletto – dire alla coalizione di centrosinistra che il movimento c’è e che è sul tavolo delle primarie che vuole porre le questioni e i temi sollevati in questi anni, ponendoli ai candidati e chiedendo loro di assumerli come propri».
Fonte: l’Unità
Si attende ora la reazione da parte della Casa delle Libertà. Candideranno don Gianni Baget-Bozzo?