A giudizio il vescovo col ristorante in parrocchia

L’altra faccia dell’Otto per mille. Questi sono i vescovi a cui lo Stato affida la quota di pertinenza cattolica.
Raffigurato alla sinistra di Gesù, dunque virtualmente in Paradiso, monsignor Rocco Favale [ex segretario del cardinal Giordano], vescovo di Vallo della Lucania, accoglie i fedeli con un sorriso e li invita ad accomodarsi nel cineteatro “Divina Provvidenza”. […] Presule testardo e operoso, ieri è finito sui giornali locali per il rinvio a giudizio con l’accusa, truffa e falso ideologico, relativa alle volumetrie, che la magistratura ritiene taroccate, di un antico monastero di Palinuro oggetto di contributi statali. La piccola vicenda giudiziaria, che seguirà il suo lunghissimo corso, ha però avuto il merito di illuminare la più vasta attività vescovile. […] Voglioso di mostrare un volto nuovo della chiesa, vicino sì ai poveri ma a fianco anche dei benestanti, monsignor Favale negli anni ha curato aspetti persino più terreni della vita umana. Ha voluto il cinema e il teatro, come si è detto, pur di animare le serate vuote dei cilentani, ha preteso un blocco condominiale per i parroci dei borghi di montagna, per ospitarli e tenerli più vicini a sé, nella cura permanente di un proficuo confronto spirituale, fino a immaginare anche luoghi di disputa gastronomica. È così nato il ristorante “Il Sinodo”, dove si mangia e si mangia bene. Un ristorante ottimamente situato, dalle ampie vetrate, molto curato. Stile moderno, elegante ma senza inutili sfarzi. In basso, per le tasche meno capienti, una mensa, la mensa “Divina Provvidenza”. Mensa per poveri. Per problemi di ordine organizzativo, il ristorante per ricchi, lato alto, livello superiore, è già aperto e funzionante, mentre la mensa, in basso, livello strada, ha ancora la serranda abbassata. […]
L’articolo di Antonello Caporale è stato pubblicato sul sito di Repubblica

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