L’Occidente vive una “profonda crisi morale”, ma per fortuna in Italia gli artefici di questa crisi, i “laicisti” di varia estrazione, hanno subito un duro schiaffo con il fallimento del referendum sulla procreazione assistita e “ancora si accarezzano la guancia”. È questo il nocciolo delle riflessioni che il presidente del Senato Marcello Pera affida alla platea del Meeting di Comunione e Liberazione apertosi ieri a Rimini. […] Pera addita quindi quelli che sono a suo giudizio i frutti avvelenati di questa situazione: il caso Buttiglione, il mancato riferimento alle radici cristiane nella Costituzione europea, la legge sui matrimoni gay della Spagna, il divieto francese contro il velo islamico e la sentenza della Consulta sull’esposizione del crocifisso nei luoghi pubblici. […] Pera afferma quindi che “tanti laicisti, liberali, socialisti, azionisti, comunisti e anche qualche cattolico cosiddetto ‘adulto’ hanno provato a dare un violento colpo di forbice ai valori: ma sono ancora lì che si accarezzano la guancia per lo schiaffo ricevuto al referendum”.
Fonte: Repubblica.it
Il discorso dell’ex anticlericale Pera è esemplare: si è presentato come naturale partner laico dell’integralismo cattolico. La sua posizione è naturalmente completamente sdraiata sulla morale cattolica, e ricorda quella degli oppositori-fantoccio nelle elezioni-truffa proposte da certi dittatori del Terzo Mondo, smaniosi di dimostrarsi democratici.
Interessante, comunque, l’elenco dei “frutti avvelenati”: sono tutti maturati all’estero, tranne la sentenza della Consulta sui crocifissi (in realtà un’ordinanza), che è stata promossa da un’azione legale di una socia UAAR. Ennesima dimostrazione dell’efficacia delle nostre iniziative: sembra che altri non siano in grado di infastidire il buon Pera.