Le affermazioni di Andreotti, al meeting di Comunione e Liberazione di Rimini, secondo le quali sarebbe sbalorditivo che il premier spagnolo Zapatero abbia vinto le elezioni con un programma elettorale che prometteva la piena uguaglianza formale dei diritti umani delle persone omosessuali dovrebbero far riflettere chi vive ancora nel mondo sulfureo dell’ideologia clericale e inquisitoria, come lui. Non solo, con quel programma, Zapatero ha vinto le elezioni, ma dopo l’approvazione dei matrimoni gay, e una poco partecipata manifestazione medioevale e sanfedista del clericalismo spagnolo, i Popolari hanno subito la più cocente delle sconfitte perdendo la Galizia, storico bastione del conservatorismo clericale spagnolo.
Perché Andreotti non si interroga sul tramonto di quel mondo caratterizzato dall’ipocrisia sessuofobia di cui lui è stato degno rappresentate?
Perché non si interroga sul fatto che le leggi a tutela delle coppie gay non sono in vigore solo in Spagna ma anche nel resto dell’Europa?
Perché non si interroga sul miglioramento e la maggior civiltà di quei Paesi che le hanno approvate?
Per finire troviamo squallida l’affermazione di Andreotti che ha definito gli omosessuali “invertiti” parola carica di razzismo ed insolenza. Da un personaggio che è responsabile di buona parte dei guai del nostro Paese non accettiamo lezioni di morale. E non le accettiamo nemmeno da Comunione e Liberazione organizzazione affaristico clericale che in questi giorni celebra a Rimini uno stantio moralismo omofobico, strabico e a senso unico.
Onorevole Franco Grillini
Deputato DS
Presidente Onorario Arcigay