Il circolo UAAR di Firenze interviene sulle proposte di ripristinare i crocifissi nelle aule consiliari

L’estate toscana è stata molto calda, grazie soprattutto alle polemiche sui crocifissi. Il circolo UAAR di Firenze ha così avuto il suo bel daffare. Quello che segue è un articolo pubblicato oggi sull’edizione fiorentina del quotidiano “La Repubblica”:
Gli atei ringraziano Riccardo Nencini, il presidente del consiglio regionale che ha bocciato la proposta di Forza Italia di appendere il crocifisso nell’aula del parlamentino toscano. Margherita Hack, Sergio Staino, Laura Balbo e gli altri membri del comitato di presidenza dell’Unione atei e agnostici razionalisti elogiano Nencini “per aver salvaguardato lo stato di laicita’ sancito dalla Costituzione ribadendo che il Tricolore e il Pegaso sono legittimi ed unici simboli atti a rappresentare le nostre radici di toscani e di italiani. Vogliamo augurarci – aggiungono nel loro messaggio – che la discussione che seguira’ la presentazione della mozione che vuole l’esposizione di un solo simbolo religioso trovi negli altri consiglieri la stessa accoglienza che lei ha riservato a questo rigurgito teocratico e che l’aula accolga la nostra proposta di creare una Commissione pari opportunita’ fra organizzazioni religiose e filosofiche non confessionali”.
Nel frattempo, il circolo UAAR ha diffuso un nuovo comunicato sulla vicenda dei crocifissi in consiglio comunale. Questo il testo:
Apprendiamo con preoccupazione dalla stampa che al Sindaco è stato richiesto di esibire i crocefissi nelle zone del palazzo comunale aperte al pubblico. Già ha destato scalpore che ne sia stato esibito uno all’ufficio anagrafe, luogo di transito dei cittadini di tutte le culture, a monito di una pretesa supremazia di una religione su ogni altra corrente di pensiero ed a poco vale che l’assessessore all’accoglienza l’abbia derubricato ad «elemento d’arredo»; è solo un modo surrettizio per screditare la laicità delle istituzioni attraverso l’ostensione di un simbolo di parte. Ci auguriamo quindi che il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio abbiano la fermezza di rifiutare questo ennesimo tentativo di clericalizzare ulteriormente i rapporti fra le numerose componenti culturali cittadine. A questo proposito formuliamo la speranza che anche a Firenze, come già a Roma dal 2004 grazie alla Consigliera Delegata del Sindaco alle Politiche della Multietnicità, venga istituita una “Consulta per la liberta’ di pensiero e la laicita’ delle istituzioni”, vero strumento di accoglienza, incontro e riflessione fra tutte le componenti impegnate nella difesa della libertà di pensiero e della laicità – valore fondamentale costituzionalmente affermato.

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